"L'insurrezione del Sette e Mezzo": incontri, proiezioni e mostre in ricordo delle storiche giornate
La storica rivolta del Sette e Mezzo alla Cattedrale di Palermo
Quattro giornate di incontri, proiezioni e mostre in ricordo dell'insurrezione del Sette e Mezzo: da lunedì 17 a venerdì 21 settembre a Palermo, Montelepre, Monreale e Marineo si tiene "L'insurrezione del Sette e Mezzo" (leggi il programma).
L'evento è organizzato dal Centro studi e documentazione lotte sociali Zabùt, in collaborazione con la Fondazione Ignazio Buttitta e il movimento Antudo e con il patrocinio della Regione Siciliana, dell'Ersu, della Casa Cultura Santa Caterina e dei Comuni di Palermo, Marineo, Monreale e Montelepre.
Un calendario di incontri alla presenza di facoltosi studiosi siciliani fra cui Ignazio Buttitta, Santo Lombino, storico e direttore scientifico del Museo delle Spartenze di Villafrati, Domenico Gambino, Domenico Tumbiolo ed Elio Di Piazza, e ancora proiezioni e una mostra curata dal Centro Zabùt contribuiranno a raccontare e documentare il carattere popolare, repubblicano e anticoloniale di quelle storiche giornate.
L’insurrezione del "Sette e Mezzo", esplosa a metà settembre del 1866, si accese nei paesi intorno a Palermo (da Monreale a Misilmeri, da Bolognetta a Marineo, da Lercara Friddi a Montelepre, da Bagheria a Campofelice di Fitalia) per estendersi subito dopo alla città.
La forte crisi economica, le politiche del governo post-unitario, la renitenza alla leva militare sono all’origine di quei moti popolari guidati da diversi ex-garibaldini: al grido di "Viva la Repubblica, Viva Santa Rosalia", sventolando bandiere rosse, assaltarono le caserme, occuparono i Comuni e si misero alla loro guida, fino ai drastici bombardamenti da terra e da mare, che causarono migliaia di morti, arresti e condanne a morte.
L'evento è organizzato dal Centro studi e documentazione lotte sociali Zabùt, in collaborazione con la Fondazione Ignazio Buttitta e il movimento Antudo e con il patrocinio della Regione Siciliana, dell'Ersu, della Casa Cultura Santa Caterina e dei Comuni di Palermo, Marineo, Monreale e Montelepre.
Un calendario di incontri alla presenza di facoltosi studiosi siciliani fra cui Ignazio Buttitta, Santo Lombino, storico e direttore scientifico del Museo delle Spartenze di Villafrati, Domenico Gambino, Domenico Tumbiolo ed Elio Di Piazza, e ancora proiezioni e una mostra curata dal Centro Zabùt contribuiranno a raccontare e documentare il carattere popolare, repubblicano e anticoloniale di quelle storiche giornate.
L’insurrezione del "Sette e Mezzo", esplosa a metà settembre del 1866, si accese nei paesi intorno a Palermo (da Monreale a Misilmeri, da Bolognetta a Marineo, da Lercara Friddi a Montelepre, da Bagheria a Campofelice di Fitalia) per estendersi subito dopo alla città.
La forte crisi economica, le politiche del governo post-unitario, la renitenza alla leva militare sono all’origine di quei moti popolari guidati da diversi ex-garibaldini: al grido di "Viva la Repubblica, Viva Santa Rosalia", sventolando bandiere rosse, assaltarono le caserme, occuparono i Comuni e si misero alla loro guida, fino ai drastici bombardamenti da terra e da mare, che causarono migliaia di morti, arresti e condanne a morte.
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