La cultura LGBT incontra il Barocco di Noto: al Convitto delle Arti il "Giacinto Festival"

Sandra Milo
Il festival ideato e diretto dall’attore ed operatore culturale Luigi Tabita, da sempre in prima linea nella difesa dei diritti umani, prevede due giorni di lavori durante i quali, attraverso l’utilizzo di linguaggi differenti, si raccontano le realtà e i temi che più interessano la comunità LGBT (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali).
Padrino della manifestazione, che quest'anno ha come tema "Orizzonti e non confini", è Luca Trapanese, avvocato single e gay che ha adottato la piccola Alba affetta dalla sindrome di down.
L'occasione è utile anche per confrontarsi sulle nuove sfide della comunità lgbt+, con rappresentanti delle associazioni e con la più alta carica in Italia per le pari opportunità: il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Vincenzo Spadafora.
E poi ancora si affronta il tema dei migranti lgbt con la proiezione del documentario diretto da Wajahat Abbas Kazmi e con il laboratorio- installazione dell’opera "Mediterraneo lgbt+" curato dal collettivo abruzzese Arte Resistente.
Non mancano i momenti di arguta satira con la stand up comedian Silvia La Monaca e i suoi "Pronto, Gesù?" e vengono celebrati i 50 anni della comunità, dai moti di Stonewall a oggi, con il sociologo dei movimenti lgbt Massimo Prearo, il Corpo Bandistico "F. Mulè" dell’Istituzione Musicale Città di Noto e l’iconica Sandra Milo.
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