La leggenda d'amore più celebre di Sicilia: "Teste di Moro" debutta al Teatro Sant'Eugenio
"Teste di Moro" con Mario Pupella
Un'antica leggenda siciliana tra amore, passione e tragedia: per la prima volta sul palco del Teatro Sant'Eugenio di Palermo va in scena "Teste di Moro", da venerdì 26 a domenica 28 aprile.
"Teste di Moro" (leggi la leggenda) è uno spettacolo liberamente ispirato alla storia che dà origine ai particolari vasi di ceramica che rappresentano i due protagonisti della vicenda: gli autori Lavinia Pupella e Mirko Ingrassia, perciò, portano in scena una pièce ricca di intrecci e personaggi passionali.
Lo spettacolo è diretto da Luca D’Angelo e vede in scena l'attore, regista e direttore del Teatro Sant'Eugenio, Mario Pupella, insieme a Lavinia Pupella, Mirko Ingrassia, Daniela Pupella Melluso, Leonardo Campanella, Sandra Zerilli, Vincenzo Pepe, Massimiliano Sciascia, Paola di Marco, Irene Enea, Francesco Grisafi, Francesca Russo ed Enrica Garofalo.
In scena anche le coreografie di Natalie Chifari, che danza insieme ai ballerini Frida Bonafede, Giuseppe Caracappa, Aurora Cottone, Giulia Gulotta, Laura Melluso e Sefora Sancarlo.
«Intorno all’anno Mille una siciliana, concupita e ingannata da un Moro saraceno, scoprendo che questi famiglia avìa nel suo paese d’origine, presa da folle gelosia gli taglia la testa con una scimitarra e la pone sul davanzale del suo balcone piantandoci sopra dei semi di basilico; la giovine ogni giorno innaffiava la pianta con le sue lacrime e questa rigogliosa fiorì...allora le vicine "mmiriuse" si fecero realizzare dei vasi in ceramica a forma di testa di Moro».
"Teste di Moro" (leggi la leggenda) è uno spettacolo liberamente ispirato alla storia che dà origine ai particolari vasi di ceramica che rappresentano i due protagonisti della vicenda: gli autori Lavinia Pupella e Mirko Ingrassia, perciò, portano in scena una pièce ricca di intrecci e personaggi passionali.
Lo spettacolo è diretto da Luca D’Angelo e vede in scena l'attore, regista e direttore del Teatro Sant'Eugenio, Mario Pupella, insieme a Lavinia Pupella, Mirko Ingrassia, Daniela Pupella Melluso, Leonardo Campanella, Sandra Zerilli, Vincenzo Pepe, Massimiliano Sciascia, Paola di Marco, Irene Enea, Francesco Grisafi, Francesca Russo ed Enrica Garofalo.
In scena anche le coreografie di Natalie Chifari, che danza insieme ai ballerini Frida Bonafede, Giuseppe Caracappa, Aurora Cottone, Giulia Gulotta, Laura Melluso e Sefora Sancarlo.
«Intorno all’anno Mille una siciliana, concupita e ingannata da un Moro saraceno, scoprendo che questi famiglia avìa nel suo paese d’origine, presa da folle gelosia gli taglia la testa con una scimitarra e la pone sul davanzale del suo balcone piantandoci sopra dei semi di basilico; la giovine ogni giorno innaffiava la pianta con le sue lacrime e questa rigogliosa fiorì...allora le vicine "mmiriuse" si fecero realizzare dei vasi in ceramica a forma di testa di Moro».
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