"La luce dei martiri": a Casa Professa l'incontro dedicato ai tre co-patroni di Palermo
Le comunità dei gesuiti di Palermo del Gonzaga Campus e di Casa Professa invitano alla conferenza-spettacolo "La luce dei martiri", venerdì 3 dicembre alle ore 21.00 nella Chiesa del Gesù di Palermo.
La conferenza, curata da Giovanni Isgrò (docente di storia del teatro e dello spettacolo, storico ed esperto di drammaturgia sacra gesuitica) è dedicata ai tre protomartiri gesuiti giapponesi.
Paolo Miki, Giovanni Soan, Giacomo Kisai furono uccisi nel 1597 a Nagasaki col supplizio della crocifissione. Da quel momento in poi iniziarono le persecuzioni perpetrate contro i cristiani che, dopo una breve pausa, ripresero nel 1614 per concludersi nel 1639 con la cacciata di tutti i religiosi e la chiusura per circa due secoli, delle relazioni del Giappone con il mondo occidentale.
Quando la notizia di questo efferato martirio giunse alla Compagnia di Gesù di Palermo, profondo dolore afflisse i religiosi della città. Fu così che, dopo la canonizzazione dei Santi Ignazio di Loyola e di Francesco Saverio e dopo il miracolo dello scampato pericolo della peste a Palermo nel 1625, il Senato di Palermo, memore del sacrificio dei tre gesuiti giapponesi, decise di proclamare i tre protomartiri copatroni della città insieme a S. Rosalia, Sant’Agata, Santa Ninfa e Santa Cristina.
La conferenza, curata da Giovanni Isgrò (docente di storia del teatro e dello spettacolo, storico ed esperto di drammaturgia sacra gesuitica) è dedicata ai tre protomartiri gesuiti giapponesi.
Paolo Miki, Giovanni Soan, Giacomo Kisai furono uccisi nel 1597 a Nagasaki col supplizio della crocifissione. Da quel momento in poi iniziarono le persecuzioni perpetrate contro i cristiani che, dopo una breve pausa, ripresero nel 1614 per concludersi nel 1639 con la cacciata di tutti i religiosi e la chiusura per circa due secoli, delle relazioni del Giappone con il mondo occidentale.
Quando la notizia di questo efferato martirio giunse alla Compagnia di Gesù di Palermo, profondo dolore afflisse i religiosi della città. Fu così che, dopo la canonizzazione dei Santi Ignazio di Loyola e di Francesco Saverio e dopo il miracolo dello scampato pericolo della peste a Palermo nel 1625, il Senato di Palermo, memore del sacrificio dei tre gesuiti giapponesi, decise di proclamare i tre protomartiri copatroni della città insieme a S. Rosalia, Sant’Agata, Santa Ninfa e Santa Cristina.
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