La Novena diventa un rito con canti e musiche: a Palermo c'è "Ninnarò, il presepe raccontato"
Ninnarò, il presepe raccontato
Un rito in forma teatrale che illustra con racconti, canti e musiche la storia di Gesù.
Nei giorni di Natale - dal 25 al 27 dicembre 2022 - ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo il Teatro Ditirammu porta in scena lo spettacolo dal titolo "Ninnarò, il presepe raccontato", un rito in forma teatrale scritto da Vito Parrinello dopo studi tratti da alcune ricerche “sul campo” effettuate dagli antropologi Antonino Buttitta e Elsa Guggino.
La rappresentazione illustra la storia di Gesù ripercorrendo i nove giorni che precedono la nascita, chiamati Novena.
Ogni giornata è scandita dall’accensione di una candela da parte di Turidduzzu, ma il momento centrale dello spettacolo è la rievocazione con il teatro delle ombre, del viaggio da Nazareth verso Betlemme, di Giuseppe e Maria e della nascita di Gesù, che si conclude con l’arrivo alla stalla dei Re Magi.
Dopo il teatro delle ombre e i festeggiamenti per la nascita lo spettacolo termina con un’antica ninna della tradizione popolare: il contastorie porge le candele precedentemente accese ai musicisti.
Alla fine della ninna, tutti insieme spengono i ceri per non disturbare il sonno di Gesù bambino.
Questa stessa ninna, apre lo spettacolo Martorio, di produzione sempre della Compagnia Ditirammu, che racconta la passione, la morte e la resurrezione di Gesù Cristo, in un’ideale “seconda parte” di religiosità popolare.
Nei giorni di Natale - dal 25 al 27 dicembre 2022 - ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo il Teatro Ditirammu porta in scena lo spettacolo dal titolo "Ninnarò, il presepe raccontato", un rito in forma teatrale scritto da Vito Parrinello dopo studi tratti da alcune ricerche “sul campo” effettuate dagli antropologi Antonino Buttitta e Elsa Guggino.
La rappresentazione illustra la storia di Gesù ripercorrendo i nove giorni che precedono la nascita, chiamati Novena.
Ogni giornata è scandita dall’accensione di una candela da parte di Turidduzzu, ma il momento centrale dello spettacolo è la rievocazione con il teatro delle ombre, del viaggio da Nazareth verso Betlemme, di Giuseppe e Maria e della nascita di Gesù, che si conclude con l’arrivo alla stalla dei Re Magi.
Dopo il teatro delle ombre e i festeggiamenti per la nascita lo spettacolo termina con un’antica ninna della tradizione popolare: il contastorie porge le candele precedentemente accese ai musicisti.
Alla fine della ninna, tutti insieme spengono i ceri per non disturbare il sonno di Gesù bambino.
Questa stessa ninna, apre lo spettacolo Martorio, di produzione sempre della Compagnia Ditirammu, che racconta la passione, la morte e la resurrezione di Gesù Cristo, in un’ideale “seconda parte” di religiosità popolare.
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