La piccola Cappella Sistina del letterato genovese: apre alle visite la chiesa di Santa Maria delle Grazie ad Acireale
Un dettaglio della Chiesa di Santa Maria delle Grazie ad Acireale
Campanili, palazzi nobiliari, aree archeologiche, chiese nascoste e cripte affrescate: a Marsala approda la manifestazione "Le Vie dei Tesori" nei tre weekend dal 13 al 29 settembre (leggi l'articolo di approfondimento). Una città che va scoperta dai cunicoli alle terrazze sul mare, fino a musei inediti con le loro collezioni.
È una piccola Cappella Sistina acese: gli affreschi, restaurati nel 2003, furono realizzati tra il 1743 ed il 1745 da Pietro Paolo Vasta e Vito d’Anna e rappresentano atti di eroismo femminile.
La chiesa, dedicata a Santa Maria delle Grazie, è conosciuta dagli acesi come “a chiesa di fimmini” o di san Camillo (patrono delle partorienti) perché, appena completata, fu affidata ai Padri Camilliani giunti ad Acireale nel 1740. La sua costruzione fu finanziata dal nobile letterato e facoltoso giureconsulto genovese Pietro Barrabini che costruì anche un ospizio per poveri, orfani e ammalati.
Armoniosa e severa, San Camillo si distingue per l’originalità: è a un’unica navata, sopraelevata rispetto a via Galatea. Da un particolare balcone entra la luce che illumina la chiesa e la cantoria.
Ad Acireale sono 10 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 15 minuti e non è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 22 settembre da Palermo ad Acireale, al costo di 25 euro.
È una piccola Cappella Sistina acese: gli affreschi, restaurati nel 2003, furono realizzati tra il 1743 ed il 1745 da Pietro Paolo Vasta e Vito d’Anna e rappresentano atti di eroismo femminile.
La chiesa, dedicata a Santa Maria delle Grazie, è conosciuta dagli acesi come “a chiesa di fimmini” o di san Camillo (patrono delle partorienti) perché, appena completata, fu affidata ai Padri Camilliani giunti ad Acireale nel 1740. La sua costruzione fu finanziata dal nobile letterato e facoltoso giureconsulto genovese Pietro Barrabini che costruì anche un ospizio per poveri, orfani e ammalati.
Armoniosa e severa, San Camillo si distingue per l’originalità: è a un’unica navata, sopraelevata rispetto a via Galatea. Da un particolare balcone entra la luce che illumina la chiesa e la cantoria.
Ad Acireale sono 10 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 15 minuti e non è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 22 settembre da Palermo ad Acireale, al costo di 25 euro.
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