La produzione fotografica di Guido Orlando nella mostra "La Festa degli Schetti"
“La Festa degli Schetti vista da Guido Orlando" è la mostra tratta dalla vasta produzione fotografica di Guido Orlando, uno dei fondatori di Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato e dell’associazione fotografica Asadin, prematuramente scomparso nel 2012.
La fotografia era lo strumento più forte per testimoniare e documentare fatti e luoghi, comportamenti e abitudini, tradizioni e feste che avevano più inciso nel tessuto sociale. Un grande stimolo viene dalla bellezza della natura e del paesaggio costiero e collinare e da un ambiente contadino e marinaro, che a partire dagli anni '70 si trasforma sul piano sociale, economico e culturale.
Guido Orlando è l'occhio attento, sensibile, spesso critico, che registra, fissa e comunica agli altri. L'obiettivo della sua macchina fotografica lo aiuterà nella ricerca di ogni forma di bellezza, nella testimonianza, nella denuncia di scempi e devastazioni.
Tra gli aspetti che hanno catturato la sua attenzione anche le tradizioni e le feste popolari, grandi feste religiose, ma anche piccole feste tradizionali come la Festa di li Schetti. Lo colpiva l’unicità e la diversità di quella festa presente solo a Terrasini: la seguiva ogni anno e partecipava a tutte le fasi ed ai momenti rituali.
Nei suoi scatti ha celebrato laicamente ogni momento di condivisione e ha fissato ogni momento, non solo i più importanti, perché qualunque cosa possiede una certa quantità di luce e la riflette in vari modi e con varie sfumature.
La fotografia era lo strumento più forte per testimoniare e documentare fatti e luoghi, comportamenti e abitudini, tradizioni e feste che avevano più inciso nel tessuto sociale. Un grande stimolo viene dalla bellezza della natura e del paesaggio costiero e collinare e da un ambiente contadino e marinaro, che a partire dagli anni '70 si trasforma sul piano sociale, economico e culturale.
Guido Orlando è l'occhio attento, sensibile, spesso critico, che registra, fissa e comunica agli altri. L'obiettivo della sua macchina fotografica lo aiuterà nella ricerca di ogni forma di bellezza, nella testimonianza, nella denuncia di scempi e devastazioni.
Tra gli aspetti che hanno catturato la sua attenzione anche le tradizioni e le feste popolari, grandi feste religiose, ma anche piccole feste tradizionali come la Festa di li Schetti. Lo colpiva l’unicità e la diversità di quella festa presente solo a Terrasini: la seguiva ogni anno e partecipava a tutte le fasi ed ai momenti rituali.
Nei suoi scatti ha celebrato laicamente ogni momento di condivisione e ha fissato ogni momento, non solo i più importanti, perché qualunque cosa possiede una certa quantità di luce e la riflette in vari modi e con varie sfumature.
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