"La settimana Santa" e "La Cerca": la mostra fotografica di Giuseppe Catanzaro a Palermo

Foto di Giuseppe Catanzaro
La sala congressuale della chiesa del Santissimo Salvatore di Palermo ospita la mostra fotografica di Giuseppe Catanzaro, che si focalizza su "La Cerca di Collesano" e "La settimana Santa in Sicilia". In esposizione 40 scatti per mostrare cosa è la Cerca e il venerdì Santo nella città madonita.
La mostra è visitabile dal 3 al 25 aprile 2022 (tutti i giorni, dalle ore 10.30 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 17.30).
Il dramma liturgico alcuni storici fanno risalire la Cerca al 1667, quanto e stato messo in atto per la prima volta. Non vi sono prove certe e molto probabilmente si tratta di una tradizione orale della confraternita del Santissimo Crocifisso.
La Cerca è caratterizzata dalla presenza di confrati incappucciati con un cappuccio bianco e recanti nelle loro mani i simboli della passione di Cristo quali: il sole, la luna, il pugnale con l'orecchio mozzato, il ramoscello di spine come flagello, la corona di spine, la spugna, i dadi, il velo della Veronica, la colonna, l'Ecce Homo, la scala, il martello, i chiodi, la tenaglia, la palma, la mano, il gallo, il calice, la lancia, la lanterna, il sacchetto dei trenta denari, l'insegna della Croce con la scritta INRI.
Oltre ai confrati sono presenti attori in costume che rappresentano Gesù che trasporta la croce, la Madonna, il discepolo Giovanni, le pie donne, il centurione con la sua coorte di militi armati, la Veronica e gli angeli.
Il rito inizia alle prime luci dell'alba, per concludersi a mezzogiorno, dopo aver percorso le strade della città. Studi hanno accertato che la Cerca è tratta dalle sacre rappresentazioni siciliane indette dalle rappresentanze della "Nazione Spagnola" (1590) e dalla "Nazione Genovese" (1591), di stanza a Palermo.
La mostra è visitabile dal 3 al 25 aprile 2022 (tutti i giorni, dalle ore 10.30 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 17.30).
Il dramma liturgico alcuni storici fanno risalire la Cerca al 1667, quanto e stato messo in atto per la prima volta. Non vi sono prove certe e molto probabilmente si tratta di una tradizione orale della confraternita del Santissimo Crocifisso.
La Cerca è caratterizzata dalla presenza di confrati incappucciati con un cappuccio bianco e recanti nelle loro mani i simboli della passione di Cristo quali: il sole, la luna, il pugnale con l'orecchio mozzato, il ramoscello di spine come flagello, la corona di spine, la spugna, i dadi, il velo della Veronica, la colonna, l'Ecce Homo, la scala, il martello, i chiodi, la tenaglia, la palma, la mano, il gallo, il calice, la lancia, la lanterna, il sacchetto dei trenta denari, l'insegna della Croce con la scritta INRI.
Oltre ai confrati sono presenti attori in costume che rappresentano Gesù che trasporta la croce, la Madonna, il discepolo Giovanni, le pie donne, il centurione con la sua coorte di militi armati, la Veronica e gli angeli.
Il rito inizia alle prime luci dell'alba, per concludersi a mezzogiorno, dopo aver percorso le strade della città. Studi hanno accertato che la Cerca è tratta dalle sacre rappresentazioni siciliane indette dalle rappresentanze della "Nazione Spagnola" (1590) e dalla "Nazione Genovese" (1591), di stanza a Palermo.
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