La tela miracolosa della Vergine con Bambino: visite alla Chiesa di Santa Maria dell'Aiuto a Catania
La chiesa di Santa Maria dell'Aiuto a Catania
Katane – questo uno dei nomi d’origine di Catania, che in greco antico significa “grattugia”, probabilmente per le irregolarità del territorio lavico su cui sorge – fu distrutta più volte da eruzioni, terremoti e invasioni. Quella che vediamo oggi è il risultato dell’ultima splendida ricostruzione del 1693. "Le Vie dei Tesori", quest’anno dal 4 ottobre al 3 novembre, apre oltre quaranta luoghi: anfiteatri, chiese, cupole, palazzi nobiliari: un’occasione unica per scoprire una città dall’inconsueta bellezza.
La chiesa di Santa Maria dell'Aiuto custodisce al suo interno un quadro ritenuto miracoloso: un’icona di gusto bizantino che raffigura la Madonna col Bambino. Una tela prima esposta in strada in un’edicola votiva, quindi trasferita nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo, poi distrutta dal terremoto del 1693, sui cui resti fu costruito l’edificio attuale che prese il nome di Santa Maria dell’Aiuto.
Il sacerdote fece preparare a Loreto, con argilla impastata alla polvere spazzata per devozione dai fedeli, i modelli della parte scultorea, fece cuocere i mattoni, facendo arrivare tutto a Catania, dove edificò il tempio.
A Catania sono più di 40 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 6 e il 27 ottobre da Palermo a Catania, al costo di 20 euro.
La chiesa di Santa Maria dell'Aiuto custodisce al suo interno un quadro ritenuto miracoloso: un’icona di gusto bizantino che raffigura la Madonna col Bambino. Una tela prima esposta in strada in un’edicola votiva, quindi trasferita nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo, poi distrutta dal terremoto del 1693, sui cui resti fu costruito l’edificio attuale che prese il nome di Santa Maria dell’Aiuto.
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L’altare maggiore ospita l’icona miracolosa, conservatasi dopo il sisma, sebbene da tempo ridipinta. Inoltre, in un vano rettangolare attiguo alla chiesa, sorge la Cappella della Madonna di Loreto, fatta costruire nel 1740 dal canonico Giuseppe Lauria: una rivisitazione in scala ridotta dell’originale santuario marchigiano.Il sacerdote fece preparare a Loreto, con argilla impastata alla polvere spazzata per devozione dai fedeli, i modelli della parte scultorea, fece cuocere i mattoni, facendo arrivare tutto a Catania, dove edificò il tempio.
A Catania sono più di 40 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 6 e il 27 ottobre da Palermo a Catania, al costo di 20 euro.
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