La Torre della Colombaia di Trapani: in barca sull'isoletta per scoprire l'antico castello
Torre della colombaia di Trapani
La città di Trapani ha deciso di partecipare alla sua prima edizione de "Le Vie dei Tesori", ogni venerdì, sabato e domenica dal 14 al 30 settembre.
Diciannove siti, per iniziare, soprattutto chiese, ma anche torri, palazzi, cappelle, biblioteche segrete, sulle tracce dell’antico ghetto.
È uno dei luoghi più affascinanti e suggestivi della città, circondato dal mare, all’estremità orientale del porto. Tante sono le leggende che si tramandano sul Castello con la sua torre, dall’edificazione ad oggi. I documenti storici più antichi ne fanno risalire la costruzione alla prima guerra punica, ad opera del condottiero cartaginese Amilcare. Dopo la sconfitta inferta dai Romani, il Castello cadde in abbandono e fu ridotto a nido di colombe, usate come mezzo di comunicazione.
Nel XVI secolo, sotto l’imperatore Carlo V, divenne fortificazione per difendere il centro abitato dalle incursioni dei pirati. La sua destinazione militare fu dismessa per volere dei Borbone, che utilizzarono il Castello come prigione e tale rimase fino al 1965, quando venne inaugurato il nuovo carcere di Trapani. La torre, che conserva ancora le antiche vestigia, è una delle cinque rappresentate nello stemma civico di Trapani.
La visita ha una durata di 40 minuti e non è accessibile ai disabili.
Diciannove siti, per iniziare, soprattutto chiese, ma anche torri, palazzi, cappelle, biblioteche segrete, sulle tracce dell’antico ghetto.
È uno dei luoghi più affascinanti e suggestivi della città, circondato dal mare, all’estremità orientale del porto. Tante sono le leggende che si tramandano sul Castello con la sua torre, dall’edificazione ad oggi. I documenti storici più antichi ne fanno risalire la costruzione alla prima guerra punica, ad opera del condottiero cartaginese Amilcare. Dopo la sconfitta inferta dai Romani, il Castello cadde in abbandono e fu ridotto a nido di colombe, usate come mezzo di comunicazione.
Nel XVI secolo, sotto l’imperatore Carlo V, divenne fortificazione per difendere il centro abitato dalle incursioni dei pirati. La sua destinazione militare fu dismessa per volere dei Borbone, che utilizzarono il Castello come prigione e tale rimase fino al 1965, quando venne inaugurato il nuovo carcere di Trapani. La torre, che conserva ancora le antiche vestigia, è una delle cinque rappresentate nello stemma civico di Trapani.
La visita ha una durata di 40 minuti e non è accessibile ai disabili.
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