La visita guidata alla scoperta dei Qanat di Palermo, le opere di ingegneria idraulica islamica
I Qanat di Palermo
Arriva a Palermo #SettembreUnesco, un progetto che mira a valorizzare, oltre ai già noti siti della città, altri tredici luoghi dal grande impatto storico e culturale, ma non ancora iscritti nel percorso arabo normanno. Una manifestazione che si svolge dal 14 al 29 settembre, tra visite, conferenze e la Notte Bianca Unesco (leggi articolo di approfondimento).
Sabato 21 settembre sarà possibile visitare i Qanat.
I Qanat di Palermo sono una straordinaria opera d’ingegneria idraulica, costruita sottoterra a partire dalla dominazione islamica in Sicilia. E sono loro i “responsabili” dei rigogliosi giardini, delle peschiere e delle fontane, tanto amate in periodo arabo normanno.
Il sottosuolo della piana di Palermo è costituito soprattutto da calcarenite, roccia molto friabile,facile da lavorare, che permise la realizzazione della fitta rete di gallerie ipogeiche che dovevano servire alla canalizzazione dell’acqua.
I qanat, canali sotterranei di tipo persiano, sono quindi delle strette gallerie scavate dai muqanni, “maestri d'acqua”, con delle semplici zappe. Attingono l’acqua direttamente dalla falda acquifera e la trasportano fino al punto di utilizzo coprendo anche distanze lunghissime.
Sabato 21 settembre sarà possibile visitare i Qanat.
I Qanat di Palermo sono una straordinaria opera d’ingegneria idraulica, costruita sottoterra a partire dalla dominazione islamica in Sicilia. E sono loro i “responsabili” dei rigogliosi giardini, delle peschiere e delle fontane, tanto amate in periodo arabo normanno.
Il sottosuolo della piana di Palermo è costituito soprattutto da calcarenite, roccia molto friabile,facile da lavorare, che permise la realizzazione della fitta rete di gallerie ipogeiche che dovevano servire alla canalizzazione dell’acqua.
I qanat, canali sotterranei di tipo persiano, sono quindi delle strette gallerie scavate dai muqanni, “maestri d'acqua”, con delle semplici zappe. Attingono l’acqua direttamente dalla falda acquifera e la trasportano fino al punto di utilizzo coprendo anche distanze lunghissime.
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