Le mille vite di Palermo: un itinerario sulle tracce di Normanni, Romani e Spagnoli al Cassaro

I Beati Paoli e i palazzi del Gattopardo, le strade degli antichi mercanti nell’antico quartiere della Loggia e i vicoli affollati di Ballarò, i luoghi dei bombardamenti del 1943 e le piazze dove l’Inquisizione celebrava i suoi autodafé, gli “atti di fede” che spesso terminavano in roghi.
E poi le escursioni fuori porta a Monte Pellegrino, a Grotta Conza, a Ficuzza: quest'anno "Le Vie dei Tesori" propone oltre novanta passeggiate guidate per scoprire Palermo e i suoi dintorni in compagnia di botanici, storici, naturalisti, esperti.
L’itinerario tocca alcuni angoli dell’antico quartiere del Cassaro dove le numerose tracce storico-artistiche presenti si mescolano tra loro, dando alla luce un contesto di straordinaria e originale bellezza.
Da Piazza Bonanno a piazza Sett’Angeli, dove resti dei mosaici romani fanno compagnia agli edifici normanni e spagnoli.
Passeggiando lungo il Cassaro, la “strada” principale di Palermo fin dalla sua fondazione, fino ad arrivare sotto alla chiesa che fu della nobildonna Eloisa Martorana, originariamente dell’Ammiraglio normanno, oggi inserita nel patrimonio dell’Unesco per gli antichi mosaici e per i dolci omonimi. Scoprendo che poco distanti ancora oggi sono presenti alcune tracce della cinta muraria romana.
E poi le escursioni fuori porta a Monte Pellegrino, a Grotta Conza, a Ficuzza: quest'anno "Le Vie dei Tesori" propone oltre novanta passeggiate guidate per scoprire Palermo e i suoi dintorni in compagnia di botanici, storici, naturalisti, esperti.
L’itinerario tocca alcuni angoli dell’antico quartiere del Cassaro dove le numerose tracce storico-artistiche presenti si mescolano tra loro, dando alla luce un contesto di straordinaria e originale bellezza.
Da Piazza Bonanno a piazza Sett’Angeli, dove resti dei mosaici romani fanno compagnia agli edifici normanni e spagnoli.
Passeggiando lungo il Cassaro, la “strada” principale di Palermo fin dalla sua fondazione, fino ad arrivare sotto alla chiesa che fu della nobildonna Eloisa Martorana, originariamente dell’Ammiraglio normanno, oggi inserita nel patrimonio dell’Unesco per gli antichi mosaici e per i dolci omonimi. Scoprendo che poco distanti ancora oggi sono presenti alcune tracce della cinta muraria romana.
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