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Let's do the Time Warp again! Al Santa Cecilia la proiezione di "The Rocky Horror Picture Show"

  • Jazz on movie
  • Real Teatro Santa Cecilia - Palermo
  • 31 marzo 2019 (evento concluso)
  • 18.00
  • 4 euro (platea) e 3 euro (galleria)
  • I biglietti si comprano online tramite il portale Bluetickets, all'ingresso del Santa Cecilia o anche allo Spasimo, sede della Fondazione Brass
Balarm
La redazione
Il capolavoro cinematografico e teatrale di di Jim Sharman "The Rocky Horror Picture Show" (1975, colore, inglese con sottotitoli, durata 96 min.) con Tim Curry, Susan Sarandon, Richard O'Brien, Barry Bostwick, Meat Loaf e Peter Hinwood torna sulla scena domenica 31 marzo alle 18 al Real Teatro Santa Cecilia.

L'evento è organizzato nell'ambito della rassegna Jazz On Movie... & Altro di Fondazione The Brass Group.

Il film ricco di canzoni diventate iconiche racconta la storia dei fidanzatini Brad (Barry Bostwick) e Janet (Susan Sarandon), due ingenui ed inesperti ragazzi bene della provincia americana più puritana i quali, capitati per un guasto automobilistico in un tetro castello, vengono coinvolti in una rocambolesca sequela di avventure, al confine tra horror, fantascienza e lussuria con personaggi strampalati, grotteschi, sfrontati ed eccessivi.

Tra questi ci sono Frank-N-Furter (Tim Curry), bizzarro scienziato che fa il verso (ma in senso ironico e surreale) a Frankenstein, Riff Raff (Richard O'Brien) inquietante maggiordomo deforme, Rocky (Peter Hingwood), l'ambigua creatura costruita in laboratorio da Frank-N-Furter, ed Eddie (il celebre cantante rock Meat Loaf), un motociclista tossicodipendente appassionato di rock'n roll.
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Inutile dire che i sinistri abitanti del castello finiranno per stravolgere del tutto l'iniziale candore di Brad e Janet. L'opera è tratta dal musical inglese del 1973 "The Rocky Horror Show" di Richard O'Brien, sceneggiatore e autore delle musiche poi usate anche nella trasposizione cinematografica. 

Per i contenuti trasgressivi, il film non solo fece sensazione sul pubblico di allora ma anche oggi, a distanza di oltre quarant'anni, le corrosive allegorie con cui vengono affrontati temi come travestitismo, eterosessualità e bisessualità mantengono intatta la forza dirompente  dell'impatto emotivo.

Ne è conferma sia la sua ininterrotta programmazione sugli schermi di tutto il mondo sia la ripresa del musical originale che ancor oggi sta infiammando i teatri europei. 

Molti dei travolgenti brani della colonna sonora, forse l'elemento fondamentale del successo del film, sono diventati nel frattempo classici senza tempo, da "Sweet transvestite" a "Dammit, Janet!", da "The time warp" a "Don't dream it, be it".

"The Rocky Horror Picture Show" è, soprattutto, una liturgia folle, un'esperienza individuale e collettiva che si consuma nelle sale da oltre quarant'anni e che costringe a mettersi di fronte al lato più nascosto e oscuro che alberga in ognuno di noi.  
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