"Libero Elio Romano 1909-1996": antologica con opere meno note e inedite a Catania

Dettaglio dell'opera "Paesaggio collinare" di Libero Elio Giordano
È dedicata a uno dei grandi maestri del Novecento la mostra antologica "Libero Elio Romano 1909-1996" che il Palazzo della Cultura di Catania ospita dal 31 ottobre al 20 gennaio.
Cinquantasette le opere selezionate fra quelle meno note o del tutto inedite di Romano (Trapani 1909 – Catania 1996), artista che si è formato nelle Accademie di Belle Arti di Roma e di Firenze.
Tra i lavori in esposizione, paesaggi intrisi del lirismo e della malinconia della "Sicilia del cuore", quella agraria più intima e remota dell'entroterra ennese, ma anche scorci di interni, nature morte, ritratti e sculture di familiari, una raccolta di nudi e due marine.
Accompagnata da un percorso che comprende anche un'installazione di arte ambientale di Umberto Naso (opere multimediali e stampe 3D per una "visione tattile") la rassegna indaga l'intero arco produttivo dell'autore che si intreccia con diverse esperienze di vita. Tra queste, il rifugiarsi con la famiglia nel 1938 nelle campagne dell'ennese, dove l'artista nascose per tre anni durante la guerra la scultrice ebrea Ingeborg Franck Hunzinger con il compagno.
Cinquantasette le opere selezionate fra quelle meno note o del tutto inedite di Romano (Trapani 1909 – Catania 1996), artista che si è formato nelle Accademie di Belle Arti di Roma e di Firenze.
Tra i lavori in esposizione, paesaggi intrisi del lirismo e della malinconia della "Sicilia del cuore", quella agraria più intima e remota dell'entroterra ennese, ma anche scorci di interni, nature morte, ritratti e sculture di familiari, una raccolta di nudi e due marine.
Accompagnata da un percorso che comprende anche un'installazione di arte ambientale di Umberto Naso (opere multimediali e stampe 3D per una "visione tattile") la rassegna indaga l'intero arco produttivo dell'autore che si intreccia con diverse esperienze di vita. Tra queste, il rifugiarsi con la famiglia nel 1938 nelle campagne dell'ennese, dove l'artista nascose per tre anni durante la guerra la scultrice ebrea Ingeborg Franck Hunzinger con il compagno.
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