"Molteplice e invisibile" è l'arte di Massimiliano Brullo: la personale a Ragusa
Particolare di un'opera di Massimiliano Brullo
"Molteplice e invisibile" è la mostra di pittura di Massimiliano Brullo (Vittoria, classe 1977) che si inaugura al Centro Commerciale Culturale di Ragusa il 22 novembre alle 18.00.
L'esposizione resta aperta fino al 30 novembre, visitabile ogni giorno dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30.
La seconda personale di Brullo, curata da Elisabetta Rizza, presenta circa trenta nuovi lavori, tra acrilici e pastelli ad olio su carta.
Alcune di queste opere riprendono e approfondiscono la ricerca che Brullo porta avanti da qualche tempo: si tratta di volti singoli in primo piano, molteplici quante sono le identità.
Altre opere hanno dimensioni maggiori e sono interamente ricoperte da figure, ma non in un insieme ordinato o dialogante, piuttosto in maniera caotica, ad indicare con la disconnessione fisica, anche la loro lontananza umana.
"That's life", (questa è la vita) intitola Brullo una di queste opere, scelta come copertina del catalogo.
È molteplice la reale natura delle cose e degli esseri umani, o si manifesta con forme e maschere diverse, celandosi dietro queste?
Così Brullo sceglie i funghi, come altro soggetto da rappresentare: difficili da inquadrare, né piante né animali, visibili in superficie, vivono invece nella loro vita profonda ed è in quella parte invisibile che risiede la loro importanza poiché con i loro filamenti, nel sottosuolo, trasportano le informazioni e costituiscono un sistema di comunicazione per le piante.
Le opere di Massimiliano Brullo, nelle loro forme eccentriche ed esasperate, aprono ad emozioni controverse e contraddittorie, ma suggeriscono ragionamenti.
L'esposizione resta aperta fino al 30 novembre, visitabile ogni giorno dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30.
La seconda personale di Brullo, curata da Elisabetta Rizza, presenta circa trenta nuovi lavori, tra acrilici e pastelli ad olio su carta.
Alcune di queste opere riprendono e approfondiscono la ricerca che Brullo porta avanti da qualche tempo: si tratta di volti singoli in primo piano, molteplici quante sono le identità.
Altre opere hanno dimensioni maggiori e sono interamente ricoperte da figure, ma non in un insieme ordinato o dialogante, piuttosto in maniera caotica, ad indicare con la disconnessione fisica, anche la loro lontananza umana.
"That's life", (questa è la vita) intitola Brullo una di queste opere, scelta come copertina del catalogo.
È molteplice la reale natura delle cose e degli esseri umani, o si manifesta con forme e maschere diverse, celandosi dietro queste?
Così Brullo sceglie i funghi, come altro soggetto da rappresentare: difficili da inquadrare, né piante né animali, visibili in superficie, vivono invece nella loro vita profonda ed è in quella parte invisibile che risiede la loro importanza poiché con i loro filamenti, nel sottosuolo, trasportano le informazioni e costituiscono un sistema di comunicazione per le piante.
Le opere di Massimiliano Brullo, nelle loro forme eccentriche ed esasperate, aprono ad emozioni controverse e contraddittorie, ma suggeriscono ragionamenti.
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