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PROMO BALARM SCONTO 50% - "Mostellaria": la grande comicità di Plauto in scena al teatro antico di Segesta

  • Calatafimi Segesta Festival - Dionisiache 2018
  • Teatro Antico di Segesta - Calatafimi-Segesta (Tp)
  • Dal 16 al 19 agosto 2018 (evento concluso)
  • 19.15
  • 12 euro (con sconto promo Balarm), 23 euro (intero) 19 euro (ridotto under 18, studenti universitari, over 65, convenzione Unpli e Diamond card)
  • È possibile acquistare i biglietti online oppure al botteghino del Festival a Segesta. Informazioni al numero 373 7525521
Balarm
La redazione

Lo spettacolo "Mostellaria"

Nell'ambito del "Calatafimi Segesta Festival - Dionisiache 2018" va in scena, in esclusiva al teatro antico di Segesta, lo spettacolo "Mostellaria" (La casa del Fantasma) di Plauto, con l'adattamento e la regia di Nicasio Anzelmo (direttore artistico delle Dionisiache). Appuntamento dal 16 al 19 agosto, tutti i giorni alle 19.15.

PROMO BALARM. Il Calatafimi Segesta Festival in collaborazione esclusiva con Balarm offre ai lettori la possibilità di assistere allo spettacolo con uno sconto di quasi il 50% sul costo intero del biglietto: 12 euro (invece che 23).

Per ottenere lo sconto sui 40 biglietti disponibili è necessario inviare un Sms o un messaggio WhatsApp al numero 373 7525521, entro le ore 18.00 di domenica 19 agosto, specificando "PROMO MOSTELLARIA". All'interno del messaggio devono essere riportati i nomi e cognomi (quindi anche più persone) di coloro che desiderano lo sconto.

L'organizzazione provvederà immediatamente a inviare una conferma con tutte le indicazioni necessarie per acquistare i biglietti scontati direttamente al botteghino del Festival hei giorni dello spettacolo.
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In scena gli attori Giovanni Carta, Giovanni Di Leonardo, Roberta Rigano, Simone Coppo, Nicolò Giacalone, Roberto Carrubba, Roberto Baldasarri, Alessia Sorbello e Cinzia Mirasolo, con la partecipazione di Monica Guazzini.

Con questa commedia Plauto raggiunge uno dei livelli più alti della sua comicità. Composta nel 188 a.C., è un’opera ricca di personaggi, dominata dal clima di crescente “suspance” creato dal servo Tranio.

Caratterizzate da un’estrema complessità degli intrecci, spesso privi di un rigoroso e coerente sviluppo narrativo e risolti infine per l’intervento eccezionale di personaggi o di eventi esterni, le commedie plautine per essere comprese devono venire inquadrate dentro la cultura teatrale della Roma repubblicana: Plauto scrive per una società in trasformazione nella quale l’emergente classe borghese, arricchitasi grazie alle iniziative commerciali stimolate dalle nuove conquiste, è in progressiva espansione.

Scrive per il divertimento grasso delle classi popolari, cui è gradito il riso sboccato, destato da artifici comici di ogni sorta. Scrive per l’otiumdegli aristocratici, intriso di estetizzanti vagheggiamenti ellenistici. L’estetica dell’apparenza sostanzia il sogno orientale degli aristocratici romani.

Curatissima la regia di Nicasio Anzelmo che ha adattato con intelligenza e sapienza la traduzione dell’opera di Plauto. L’intervento del dialetto e della cadenza specifica, in particolare il siciliano, hanno colorato tutta la pièce. Approfondito il lavoro sui singoli personaggi e sulle loro interazioni che non hanno dato spazio alla men che minima sbavatura, in un incalzante susseguirsi di piccoli siparietti con una chiarissima identità e al contempo ben amalgamati col resto della narrazione.

La grandezza di Plauto non sta soltanto ricercata nella capacità di delineare indimenticabili caratteri grotteschi o nel tratto moraleggiante, che talvolta emerge da alcune sue opere minori, ma anche e soprattutto nella lucidità disinvolta con cui ha fatto sfilare sulla scena un’umanità priva di attributi di gloria e di onore, per la quale vige solo la legge dell’inganno finalizzato al proprio piacere o al proprio interesse immediato: homo homini lupus.
 
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