Mostra dello scultore Gennaro Carresi al Teatro Vittorio Emanuele di Messina
Una delle opere visibili alla mostra
Nell’ambito del progetto “Opera al centro”, curato da Giuseppe La Motta e promosso dalla Sezione Arti Visive del Teatro di Messina, fino al 30 maggio è visibile la mostra di Gennaro Carresi. Messina incontra Reggio Calabria nel segno dell'arte con un'idea di conurbazione tra le due città metropolitane. Gli spazi espositivi del Teatro, infatti, ospitano una selezione di circa 30 opere, tra sculture e disegni, dell'artista.
Tre gli ambiti su cui si sviluppa l'esposizione messinese e che rappresentano al meglio i campi di ricerca dell'artista: la ricerca formale, incentrata sullo studio naturalistico e della figura. Le sculture e i disegni sulle tematiche, ampiamente esplorate da Carresi, dell'ecologia e del sociale.
La prima fa riferimento alla ricerca dello sculture sul clima, l'ambiente e l'aggressione sugli elementi che si traduce in elemento plastico; la seconda, invece, attinge dai fatti di attualità che hanno suggerito all'artista di affrontare una ricerca che avesse al centro l'aggressione sull'uomo, si pensi al riferimento nelle opere di Carresi ai tragici episodi di cronaca riguardanti i sequestri di persona avvenuti in Italia tra gli anni Settanta e Ottanta.
Ed infine, lo spazio è dedicato al nuovo filone di ricerca di Gennaro Carresi, ricavato dai miti greci che costituiscono la base di un lavoro che vuole rappresentare non l'aspetto illustrativo del racconto mitico, bensì trasferirne i significati nell'era contemporanea per leggere il presente.
"Le Metamorfosi" di Ovidio o l'"Odissea" di Omero - in un approccio più vicino al racconto dell'Ulisse di Joyce - divengono base per Carresi per affrontare attraverso la scultura ed il disegno il reale, si pensi alla tematica dell'immigrazione, del naufragio e dei viaggi di speranza o alle difficoltà che si trova ad affrontare oggi l'uomo, un Ulisse contemporaneo, nel vivere la modernità.
Tre gli ambiti su cui si sviluppa l'esposizione messinese e che rappresentano al meglio i campi di ricerca dell'artista: la ricerca formale, incentrata sullo studio naturalistico e della figura. Le sculture e i disegni sulle tematiche, ampiamente esplorate da Carresi, dell'ecologia e del sociale.
La prima fa riferimento alla ricerca dello sculture sul clima, l'ambiente e l'aggressione sugli elementi che si traduce in elemento plastico; la seconda, invece, attinge dai fatti di attualità che hanno suggerito all'artista di affrontare una ricerca che avesse al centro l'aggressione sull'uomo, si pensi al riferimento nelle opere di Carresi ai tragici episodi di cronaca riguardanti i sequestri di persona avvenuti in Italia tra gli anni Settanta e Ottanta.
Ed infine, lo spazio è dedicato al nuovo filone di ricerca di Gennaro Carresi, ricavato dai miti greci che costituiscono la base di un lavoro che vuole rappresentare non l'aspetto illustrativo del racconto mitico, bensì trasferirne i significati nell'era contemporanea per leggere il presente.
"Le Metamorfosi" di Ovidio o l'"Odissea" di Omero - in un approccio più vicino al racconto dell'Ulisse di Joyce - divengono base per Carresi per affrontare attraverso la scultura ed il disegno il reale, si pensi alla tematica dell'immigrazione, del naufragio e dei viaggi di speranza o alle difficoltà che si trova ad affrontare oggi l'uomo, un Ulisse contemporaneo, nel vivere la modernità.
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