Mostra fotografica e documentaria "Sandro Pertini, la nobiltà della politica" all'Archivio Storico Comunale
Sandro Pertini
La mostra fotografica e documentaria "Sandro Pertini. La nobiltà della politica", a cura del Centro studi e documentazione "Sandro Pertini", con la consulenza scientifica dei professori Stefano Caretti e Maurizio Degl'Innocenti, sarà visitabile fino al 31 gennaio, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13; il mercoledì dalle 9 alle 18.
Sandro Pertini, all'anagrafe Alessandro Giuseppe Antonio Pertini (San Giovanni di Stella, 25 settembre 1896 – Roma, 24 febbraio 1990), fu il settimo Presidente della Repubblica Italiana, in carica dal 1978 al 1985, secondo socialista (dopo Giuseppe Saragat) e unico esponente del PSI a ricoprire la carica.
Durante la prima guerra mondiale, Pertini combatté sul fronte dell'Isonzo, e per diversi meriti sul campo gli fu conferita una medaglia d'argento al valor militare nel 1917. Nel primo dopoguerra aderì al Partito Socialista Unitario di Filippo Turati e si distinse per la sua energica opposizione al fascismo.
Perseguitato per il suo impegno politico contro la dittatura di Mussolini, nel 1925 fu condannato a otto mesi di carcere, e quindi costretto all'esilio in Francia. Continuò la sua attività antifascista anche all'estero e solo nel 1943, alla caduta del regime fascista, fu liberato. Inoltre contribuì a ricostruire il vecchio PSI fondando insieme a Pietro Nenni e Lelio Basso il Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria.
Sandro Pertini, all'anagrafe Alessandro Giuseppe Antonio Pertini (San Giovanni di Stella, 25 settembre 1896 – Roma, 24 febbraio 1990), fu il settimo Presidente della Repubblica Italiana, in carica dal 1978 al 1985, secondo socialista (dopo Giuseppe Saragat) e unico esponente del PSI a ricoprire la carica.
Durante la prima guerra mondiale, Pertini combatté sul fronte dell'Isonzo, e per diversi meriti sul campo gli fu conferita una medaglia d'argento al valor militare nel 1917. Nel primo dopoguerra aderì al Partito Socialista Unitario di Filippo Turati e si distinse per la sua energica opposizione al fascismo.
Perseguitato per il suo impegno politico contro la dittatura di Mussolini, nel 1925 fu condannato a otto mesi di carcere, e quindi costretto all'esilio in Francia. Continuò la sua attività antifascista anche all'estero e solo nel 1943, alla caduta del regime fascista, fu liberato. Inoltre contribuì a ricostruire il vecchio PSI fondando insieme a Pietro Nenni e Lelio Basso il Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria.
|
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
COSA C'È DA FARE
-
MOSTRE
Elliott Erwitt (per la prima volta) a Palermo: 190 scatti unici a Palazzo Reale
34.175 letture 815 condivisioni -
MOSTRE
"Spazio Umano" a Palermo: visionari e visioni nella chiesa di San Mamiliano
9.273 letture 82 condivisioni -
MOSTRE
Palermo raccontata olio su tela in "Luogo comune": la mostra all'Instituto Cervantes
867 letture 1 condivisione










Seguici su Facebook
Seguici su Instagram
Iscriviti al canale TikTok
Iscriviti al canale Whatsapp
Iscriviti al canale Telegram




