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"Call for Iolas House", l'esposizione dedicata alla villa-relitto del leggendario gallerista

  • Galleria Credito Siciliano - Acireale (Ct)
  • Dal 15 dicembre 2017 al 4 marzo 2018 (evento concluso)
  • Visitabile da mercoledì a domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 20.00
  • Gratuito
  • Aperture straordinarie su prenotazione telefonando al numero 095.600208
Balarm
La redazione

Il gallerista Alexander Iolas

La mostra "Call for Iolas House" a cura di Stefania Briccola, Leo Guerra e Cristina Quadrio Curzio, è dedicata alla villa-relitto del leggendario gallerista Alexander Iolas, che fu il primo direttore artistico della Galleria Gruppo Credito Valtellinese - Refettorio delle Stelline di Milano - e colui che commissionò ad Andy Warhol il dipinto "The Last Supper" - oggi in collezione Creval - ispirato dal capolavoro di Leonardo da Vinci situato proprio di fronte alla Galleria.

La villa, costruita fra il 1965 e il 1968 ad Agia Paraskevi ad Atene con il contributo di svariati architetti e con la consulenza degli stessi artisti, nelle intenzioni del suo proprietario doveva diventare un museo vivo dedicato all'arte contemporanea, ma oggi è solo un monumento dedito all'assenza e al declino.

La mostra che prende avvio in Sicilia, a Palazzo Costa Grimaldi ad Acireale (Catania), dal 15 dicembre al 4 marzo, focalizza la triste e avvincente storia della villa attraverso le testimonianze di alcuni artisti e galleristi che vi hanno lavorato o risieduto occasionalmente (tra cui Novello Finotti, Fausta Squatriti, Marina Karella, Renos Xippas).
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Il titolo "Call for Iolas House" suggerisce un monito e contemporaneamente una richiesta. La speranza dei curatori è quella di focalizzare l'attenzione del pubblico attorno a un autentico sito archeologico della contemporaneità attualmente non riconosciuto, tracciandone al contempo una prospettiva di rinascita come luogo di scambio e di produzione della cultura del contemporaneo.

Al suo interno furono sistemate, in forma quasi sempre complementare allo spazio architettonico e all'affascinante giardino attico che la circonda, opere di Warhol, Ernst, Brauner, de Saint Phalle, Tinguely, Takis, Fontana, Finotti, Karella, De Chirico, Berrocal, Mattiacci e numerosi altri protagonisti delle avanguardie del XX secolo, della Pop Art e del Nouveau Réalisme.

La perdita, certo definitiva vista la dispersione commerciale e lo smembramento, della collezione Iolas avvenuta negli ultimi trent'anni, impone al progetto espositivo due percorsi: quello dell'esposizione di una serie di opere di confronto e quello della ricostruzione scenografica di selezionate installazioni artistiche della villa, attraverso il re-made dei capolavori perduti.
 
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