La personale di fotografia sui "Non luoghi" di Michele Di Donato alla Mondadori

Michele Di Donato ha voluto proprio rappresentare quei luoghi anonimi, senza storia e senza futuro, ideati per una tipologia di vita frutto di una società dell’effimero.
Il titolo della mostra "Non luoghi" non è casuale ma è proprio l’oggetto di ricerca dell’Artista il quale, ispirandosi al concetto del termine Non lieu dell’etno-antropologo francese Marc Augé, ha voluto approfondire i due concetti complementari ma assolutamente distinti: da una parte quegli spazi costruiti per un fine ben specifico (solitamente di transito, trasporto, commercio, tempo libero e svago) e dall'altra il rapporto che viene a crearsi fra gli individui e quegli stessi spazi.
Un discorso fotografico ben riuscito nell’aver saputo esprimere il meglio del concetto attraverso delle atmosfere sospese e sognanti sul filo conduttore del bianco/nero che ne sottolinea l’eleganza, il fascino con tutte le sue caratteristiche.
La scelta del bianco/nero quindi, senza alcuna distrazione di improbabili accostamenti cromatici, molto appropriata, permette all’osservatore di cogliere e percepire sensazioni particolari che diversamente sarebbero sfuggite.
La mostra sarà visibile fino all'1 giugno, tutti i giorni dalle 9.30 alle 20.30 ad ingresso gratuito.
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