Musica, danza e cultura per l'integrazione e l'uguaglianza: "Aria Festival" ad Alcamo
L'artista iracheno Amjed Rifaie
Quattro giornate di spettacoli, workshop, mostre e proiezioni dedicate alla danza, alla musica e alla cultura orientale: dal 12 ale 15 dicembre la scuola di danza, musica e cultura etnica ASD Hathor di Alcamo presenta "Aria Festival".
Giunge alla sua settima edizione il festival riconosciuto da enti di richiamo internazionale come il Cid Unesco, e anche quest'anno accoglie e ospita artisti e appassionati provenienti da tutto il mondo (scarica qui il programma completo).
L’obiettivo di "Aria" è diffondere la cultura mediorientale attraverso la musica e la danza e, parallelamente, affrontare tematiche quali l’uguaglianza, l’integrazione e l’antirazzismo.
Da quest’anno, inoltre, particolare attenzione è rivolta alla figura della donna nella sua libertà di esprimersi artisticamente in maniera non discriminante.
Per tutta la durata del festival apre al pubblico la mostra di calligrafia araba "L’incanto delle lettere" dell'artista iracheno Amjed Rifaie, artista che ricrea su carta parole e frasi con veri e propri tratti artistici e attraverso l’uso dei caratteri dell’alfabeto arabo.
Le opere esposte possono essere classificate come arte contemporanea ma la loro tecnica risale a quindici secoli fa, quando la scrittura araba diventò una forma artistica autonoma con regole proprie, classificazioni e varianti.
La mostra è un'occasione per ammirare la bellezza sincretica delle lettere e della scrittura araba, di segni grafici che, snodandosi da destra verso sinistra, fluiscono dall'esterno verso il cuore.
Giunge alla sua settima edizione il festival riconosciuto da enti di richiamo internazionale come il Cid Unesco, e anche quest'anno accoglie e ospita artisti e appassionati provenienti da tutto il mondo (scarica qui il programma completo).
L’obiettivo di "Aria" è diffondere la cultura mediorientale attraverso la musica e la danza e, parallelamente, affrontare tematiche quali l’uguaglianza, l’integrazione e l’antirazzismo.
Da quest’anno, inoltre, particolare attenzione è rivolta alla figura della donna nella sua libertà di esprimersi artisticamente in maniera non discriminante.
Per tutta la durata del festival apre al pubblico la mostra di calligrafia araba "L’incanto delle lettere" dell'artista iracheno Amjed Rifaie, artista che ricrea su carta parole e frasi con veri e propri tratti artistici e attraverso l’uso dei caratteri dell’alfabeto arabo.
Le opere esposte possono essere classificate come arte contemporanea ma la loro tecnica risale a quindici secoli fa, quando la scrittura araba diventò una forma artistica autonoma con regole proprie, classificazioni e varianti.
La mostra è un'occasione per ammirare la bellezza sincretica delle lettere e della scrittura araba, di segni grafici che, snodandosi da destra verso sinistra, fluiscono dall'esterno verso il cuore.
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