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"Nell'anno di Leonardo. Il Verrocchio di Palazzo Abatellis": conversazione con Johannes Nathan

Il 2019 ha celebrato i cinquecento anni dalla morte di Leonardo da Vinci in tutti i luoghi legati alla sua opera o al suo mito, in Europa e al di fuori. L’anno di Leonardo sta per concludersi con la ricca mostra in corso al Louvre, che ospita nella prima sala il monumentale gruppo bronzeo di Andrea del Verrocchio raffigurante l’Incredulità di San Tommaso.

Alla ricerca delle origini dell’arte di Leonardo, il 2019 è stato infatti anche l’anno del Verrocchio, il poliedrico artista fiorentino del Quattrocento, considerato dalle fonti il maestro di Leonardo e pertanto anch’egli celebrato con due grandi esposizioni, una a Palazzo Strozzi a Firenze e l’altra in corso a Washington entrambe sensazionali per la qualità e importanza delle opere proposte, dalla scultura in marmo e bronzo alla pittura su tavola ai disegni.

Nell’anno di Leonardo le collezione grafica di Palazzo Abatellis ha avuto una importante nuova occasione per affermare la sua importanza nel panorama della storia dell’arte del Rinascimento. Il rigoroso lavoro di selezione effettuato per l’ultima mostra del Verrocchio ha portato infatti ad accogliere come sua opera, un disegno delle collezioni Abatellis, già in passato accostato alla cerchia, ma ora ammesso fra le assai poche di condivisa attribuzione, con la importanza che ne deriva in relazione alla influenza del Verrocchio disegnatore su Leonardo che, come si sa, pose il disegno al centro della sua ricerca, scientifica e artistica.

Il disegno delle collezioni Abatellis, pubblicato negli anni 90 come della cerchia del Verrocchio, fu subito riconosciuto come possibile opera del Maestro da Jhoannes Nathan, ma soltanto a seguito degli ultimi approfondimenti l’opera è stata accolta appieno e posta ad apertura del corpus dei disegni nella ricercatissima pubblicazione che costituisce il catalogo della mostra di Washington. Il viaggio di studio per rivedere l’opera da lui riconosciuta al Verrocchio, porta di nuovo Johannes Nathan a Palazzo Abatellis e la sua generosa disponibilità ad accogliere l’invito, consente di organizzare una conversazione davanti all’opera eccezionalmente esposta.

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