Note barocche d'Italia e Spagna a Villa Magnisi: "Ardo è ver" con il giovane soprano Cristina Fanelli
Il soprano Cristina Fanelli
Quattro preziose location per una stagione concertistica interamente dedicata alla musica Barocca, l'unica a Palermo che vede protagonisti sul palco gli strumenti originali e copie di strumenti dell'epoca: il ricco cartellone curato dall'associazione MusicaMente ospita eccellenze siciliane e internazionali (leggi qui per saperne di più).
Sabato 14 marzo ci si sposta nella storica dimora nobiliare settecentesca Villa Magnisi: "Ardo è ver" è un concerto dedicato al compositore pugliese Leonardo Leo, ad Alessandro e Domenico Scarlatti e ai compositori spagnoli coevi.
Il concerto vede esibirsi il giovane soprano Cristina Fanelli, il flautista Alessandro Nasello, Paolo Rigano all'arciliuto e alla chitarra barocca, Gioacchino De Padova alla viola da gamba e Cinzia Guarino al clavicembalo in un programma che propone la Sonata VII in re min di Leonardo Leo per flauto e continuo, due cantate per soprano, flauto e continuo, "Ardo è ver" e "Clori mia, Clori bella" di Alessandro Scarlatti e la Sonata per clavicembalo K 141 di Domenico Scarlatti.
Leo è, dunque, l'esempio lampante di quello scambio culturale e di quel continuo flusso di artisti che accomunarono l'Italia meridionale e la Spagna, due culture di matrice cattolica che si influenzarono profondamente a vicenda anche da un punto di vista linguistico, culturale e stilistico.
L’impronta italiana, infatti, caratterizza gran parte dell’opera di Sebastian Duron, di cui verrà eseguita "Sosieguen Descansen", aria tratta dalla Zarzuela "Salir el amor del mundo", genere lirico e drammatico con caratteristiche molto simili alle opere italiane del Seicento.
Sabato 14 marzo ci si sposta nella storica dimora nobiliare settecentesca Villa Magnisi: "Ardo è ver" è un concerto dedicato al compositore pugliese Leonardo Leo, ad Alessandro e Domenico Scarlatti e ai compositori spagnoli coevi.
Il concerto vede esibirsi il giovane soprano Cristina Fanelli, il flautista Alessandro Nasello, Paolo Rigano all'arciliuto e alla chitarra barocca, Gioacchino De Padova alla viola da gamba e Cinzia Guarino al clavicembalo in un programma che propone la Sonata VII in re min di Leonardo Leo per flauto e continuo, due cantate per soprano, flauto e continuo, "Ardo è ver" e "Clori mia, Clori bella" di Alessandro Scarlatti e la Sonata per clavicembalo K 141 di Domenico Scarlatti.
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Il focus sul compositore di Brindisi Leonardo Leo non è casuale: egli non lasciò mai l’Europa ma fu tra gli italiani che, dopo i successi di Madrid, vennero esportati in centro America con la cultura musicale iberica della quale erano diventati tra i principali portavoce in Spagna durante il Settecento.Leo è, dunque, l'esempio lampante di quello scambio culturale e di quel continuo flusso di artisti che accomunarono l'Italia meridionale e la Spagna, due culture di matrice cattolica che si influenzarono profondamente a vicenda anche da un punto di vista linguistico, culturale e stilistico.
L’impronta italiana, infatti, caratterizza gran parte dell’opera di Sebastian Duron, di cui verrà eseguita "Sosieguen Descansen", aria tratta dalla Zarzuela "Salir el amor del mundo", genere lirico e drammatico con caratteristiche molto simili alle opere italiane del Seicento.
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