"Oltre il mito": le opere di Stefano Musso in mostra a Palazzo Nicolaci a Noto
Quadro di Stefano Musso
Palazzo Nicolaci di Noto ospita la mostra personale di Stefano Musso, dal titolo “Oltre il mito”, curata da Vincenzo Medica.
La mostra è visitabile tutti i giorni, dal 14 al 30 luglio 2022, dalle ore 17.00 alle 21.30.
Nella mostra “Oltre il mito” si racchiude l’essenza di un mondo che si cela ai nostri occhi, ma che esiste e perpetua il nostro quotidiano. Quindi ogni creatura e divinità non sono altro che un Archetipo, un simbolo universale che trascende le culture.
In tutti miti e leggende di origini diverse, riscontriamo un simbolo universalmente riconosciuto, ciò viene definito come un qualcosa che supera ogni altra conoscenza, costituendo così la struttura dell'inconscio personale e collettivo.
“Oltre il mito” non parla solo di Dei, Eroi o Creature Fantastiche, ma di esseri umani e delle loro connessioni. Persiste una narrazione visiva fatta di carne e spirito, di umano e divino, attraverso un'estetica classica e contemporanea, facendo leva sull'introspezione psicologica di ogni personaggio per comprenderne le sue sfaccettature, elaborando così un universo psichico-visivo, tra sentimento e bellezza, anima e corpo.
Ogni tela ha un legame con l’altra, così come i soggetti, pur essendo singoli, sono tutti collegati tra di loro attraverso le storie e principi che li accomunano.
Anche l'uomo, crea delle connessioni individuali, ma quando oggi si parla di connessioni ci riferiamo a rapporti carenti, frutto di un sistema corrosivo e artefatto, e non a quel legame primordiale, quello tra spirito e materia, tra conscio e inconscio, tra vita e morte.
La mostra è visitabile tutti i giorni, dal 14 al 30 luglio 2022, dalle ore 17.00 alle 21.30.
Nella mostra “Oltre il mito” si racchiude l’essenza di un mondo che si cela ai nostri occhi, ma che esiste e perpetua il nostro quotidiano. Quindi ogni creatura e divinità non sono altro che un Archetipo, un simbolo universale che trascende le culture.
In tutti miti e leggende di origini diverse, riscontriamo un simbolo universalmente riconosciuto, ciò viene definito come un qualcosa che supera ogni altra conoscenza, costituendo così la struttura dell'inconscio personale e collettivo.
“Oltre il mito” non parla solo di Dei, Eroi o Creature Fantastiche, ma di esseri umani e delle loro connessioni. Persiste una narrazione visiva fatta di carne e spirito, di umano e divino, attraverso un'estetica classica e contemporanea, facendo leva sull'introspezione psicologica di ogni personaggio per comprenderne le sue sfaccettature, elaborando così un universo psichico-visivo, tra sentimento e bellezza, anima e corpo.
Ogni tela ha un legame con l’altra, così come i soggetti, pur essendo singoli, sono tutti collegati tra di loro attraverso le storie e principi che li accomunano.
Anche l'uomo, crea delle connessioni individuali, ma quando oggi si parla di connessioni ci riferiamo a rapporti carenti, frutto di un sistema corrosivo e artefatto, e non a quel legame primordiale, quello tra spirito e materia, tra conscio e inconscio, tra vita e morte.
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