MOSTRE
HomeEventiMostre

"Palermo e la peste dell'insonnia": disegni dalle collezioni scientifiche dell'Università

Balarm
La redazione

Particolare da "Villino Vincenzo Florio" di Ernesto Basile

In occasione del XXIV anniversario dell’Associazione Nazionale Archivi di Architettura Contemporanea, il Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo organizza "Palermo e la peste dell'insonnia" e mette in mostra una selezione dei disegni più significativi e preziosi delle proprie collezioni scientifiche.

Un patrimonio di immenso valore artistico e storico-documentario che racchiude archivi, collezioni e raccolte di illustri architetti e ingegneri che hanno insegnato e operato a Palermo tra la seconda metà del XIX secolo e la prima metà del XX secolo.

Con oltre sessanta opere fra disegni, fotografie, quadri e modelli, la mostra ha la finalità di esporre parte del patrimonio delle collezioni scientifiche a un pubblico non di soli esperti e di offrire una testimonianza del suo immenso valore estetico e culturale oltre che scientifico, storico e architettonico.

Rilievi e progetti di architetture civili ed ecclesiastiche, pubbliche e private, pannelli fotografici, quadri, decorazioni e arredi, offriranno ai visitatori una prospettiva inedita attraverso cui rileggere la memoria storica della città di Palermo e non solo.

In occasione dell'inaugurazione, giovedì 9 marzo alle 17.00 presso la Galleria delle Collezioni (scala F4, primo piano, Edificio 8, viale delle Scienze), intervengono insieme al Direttore del Dipartimento di Architettura Francesco Lo Piccolo e al Curatore delle Collezioni Ettore Sessa, il sindaco di Palermo, l'Arcivescovo, il dirigente della Soprintendeza Archivistica della Sicilia, il Rettore dell'Università.

La mostra è visitabile fino al primo aprile, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 e il sabato dalle 9.00 alle 13.00.
Se vuoi essere informato su altri eventi come questo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.
...e condividi questo articolo sui tuoi social:

COSA C'È DA FARE