Paolo Fresu apre il "Sicilia Jazz Festival": un autentico poeta del suono al Teatro di Verdura
Paolo Fresu
Prende il volo la seconda edizione del Sicilia jazz festival, ricco il programma che vede protagonista principale l’Orchestra Jazz Siciliana con numerose produzioni inedite, pronta ad accompagnare dal 24 giugno al 5 luglio, i tanti big internazionali sul palco del Teatro di Verdura di Palermo.
Ad aprire la rassegna dei concerti al Teatro di Verdura è lo spettacolo di Paolo Fresu insieme all'Orchestra Jazz Siciliana diretta dal maestro Domenico Riina, sul palco venerdì 24 giugno alle 21.30.
La figura di Paolo Fresu, autentico poeta del suono, si staglia con caratteristiche uniche sulla scena jazzistica internazionale sia per la bellezza timbrica che con soffuso lirismo trae dai suoi strumenti (tromba e flicorno), sia per il fascino di una musica molto originale e votata alla prassi dell’inclusione nella quale la tradizione nero-americana trova magnifica fusione con altre culture, specie quelle mediterranee, e coi linguaggi più diversi.
La convinta idea di una musica senza confini stilistici trova una suggestiva ed originale traduzione nell’omaggio che il trombettista sardo e l’orchestra siciliana, diretta da Domenico Riina, rendono alla canzone italiana, non solo del nostro tempo ma anche quella che rimanda la memoria più indietro nel tempo, fino allo swing degli anni Quaranta.
L'abbonamento ai 12 concerti al Teatro di Verdura ha i seguenti costi: 90 euro (terzo settore), 95 euro (secondo settore), 100 euro (primo settore).
Il Festival è frutto della collaborazione tra l’assessorato regionale del Turismo, il Comune di Palermo, Università degli Studi di Palermo, la Fondazione the Brass Group e i Conservatori di Musica siciliani.
Ad aprire la rassegna dei concerti al Teatro di Verdura è lo spettacolo di Paolo Fresu insieme all'Orchestra Jazz Siciliana diretta dal maestro Domenico Riina, sul palco venerdì 24 giugno alle 21.30.
La figura di Paolo Fresu, autentico poeta del suono, si staglia con caratteristiche uniche sulla scena jazzistica internazionale sia per la bellezza timbrica che con soffuso lirismo trae dai suoi strumenti (tromba e flicorno), sia per il fascino di una musica molto originale e votata alla prassi dell’inclusione nella quale la tradizione nero-americana trova magnifica fusione con altre culture, specie quelle mediterranee, e coi linguaggi più diversi.
La convinta idea di una musica senza confini stilistici trova una suggestiva ed originale traduzione nell’omaggio che il trombettista sardo e l’orchestra siciliana, diretta da Domenico Riina, rendono alla canzone italiana, non solo del nostro tempo ma anche quella che rimanda la memoria più indietro nel tempo, fino allo swing degli anni Quaranta.
L'abbonamento ai 12 concerti al Teatro di Verdura ha i seguenti costi: 90 euro (terzo settore), 95 euro (secondo settore), 100 euro (primo settore).
Il Festival è frutto della collaborazione tra l’assessorato regionale del Turismo, il Comune di Palermo, Università degli Studi di Palermo, la Fondazione the Brass Group e i Conservatori di Musica siciliani.
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