Patrimonio e arte contemporanea dialogano nella chiesa di Santa Maria della Pietà per "Spazi di Luce"
- Chiesa di Santa Maria della Pietà - Palermo
- Dal 30 novembre al 6 dicembre 2018 (evento concluso)
- Visitabile tutti giorni dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00
- Gratuito
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"Spazi di luce. Laboratorio del patrimonio", ospitata nel salone della chiesa a Santa Maria della Pietà, rientra in un progetto di docenti e allievi dell’Accademia di Belle Arti insieme al territorio, per valorizzare uno straordinario esempio del Barocco palermitano attraverso i linguaggi artistici delle nuove tecnologie dell’arte contemporanea.
Edificata nel suo attuale aspetto tra il 1689 e il 1723, la chiesa è tra i massimi esempi del Barocco palermitano e il risultato dell’attività progettuale di due grandi artisti: Giacomo Amato e Giacomo Serpotta. L’esposizione, aperta tutti i giorni dalle 16.30 di venerdì 30 novembre sino al 6 dicembre, rappresenta il secondo momento del progetto ideato e diretto da Maria Antonietta Malleo, docente di Storia dell’arte contemporanea del dipartimento di Progettazione e arti applicate dell’Accademia di Belle Arti di Palermo.
Il primo momento è stato il 21 novembre con la suggestiva narrazione visiva degli interni della chiesa di Santa Maria della Pietà alla Kalsa, a cura del lighting designer Massimo Tomasino, esperimento di integrazione sinestetica di luci, immagini e suoni grazie alla partecipazione dell’Ensemble oboe clarinetti del Liceo musicale "Regina Margherita" di Palermo e dei canti del Teatro Ditirammu.
Dal 30 novembre sono esposte ricerche e progetti di studio e valorizzazione delle opere d’arte della chiesa realizzati dagli allievi dell’Accademia, con un allestimento multimediale che tende ad evidenziare gli intrecci tra patrimonio materiale e immateriale, storia dell’arte e pratiche tradizionali.
Edificata nel suo attuale aspetto tra il 1689 e il 1723, la chiesa è tra i massimi esempi del Barocco palermitano e il risultato dell’attività progettuale di due grandi artisti: Giacomo Amato e Giacomo Serpotta. L’esposizione, aperta tutti i giorni dalle 16.30 di venerdì 30 novembre sino al 6 dicembre, rappresenta il secondo momento del progetto ideato e diretto da Maria Antonietta Malleo, docente di Storia dell’arte contemporanea del dipartimento di Progettazione e arti applicate dell’Accademia di Belle Arti di Palermo.
Il primo momento è stato il 21 novembre con la suggestiva narrazione visiva degli interni della chiesa di Santa Maria della Pietà alla Kalsa, a cura del lighting designer Massimo Tomasino, esperimento di integrazione sinestetica di luci, immagini e suoni grazie alla partecipazione dell’Ensemble oboe clarinetti del Liceo musicale "Regina Margherita" di Palermo e dei canti del Teatro Ditirammu.
Dal 30 novembre sono esposte ricerche e progetti di studio e valorizzazione delle opere d’arte della chiesa realizzati dagli allievi dell’Accademia, con un allestimento multimediale che tende ad evidenziare gli intrecci tra patrimonio materiale e immateriale, storia dell’arte e pratiche tradizionali.
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