Per la tutela della "boga": cooking show (gratuito) con lo chef stellato Nino Ferreri

Lo chef Nino Ferreri
Questo, in estrema sintesi, l'obiettivo del Dipartimento della Pesca Mediterranea della Regione Siciliana che ha dato il via al progetto "Interventi nei mercati all'ingrosso e al dettaglio e nel canale Horeca per migliorare la conoscenza e il consumo delle specie dimenticate i neglette".
Un progetto della durata biennale che quest'anno vedrà come protagonista la boga. Il 2025 sarà, invece, l'anno del sauro.
Testimonial d'eccezione dell'iniziativa lo chef una stella Michelin Nino Ferreri, patron del ristorante Limu che si trova a Bagheria, in provincia di Palermo. Lo chef ha ideato due ricette inedite a base di boga che saranno realizzate in diretta nel corso di un cooking show, con ingresso gratuito ma su prenotazione, che si terrà mercoledì 30 ottobre, alle ore 17.30 presso il Mangia's Resort Torre del Barone di Sciacca, in provincia di Agrigento.
Insieme a Ferreri, Ignazio Marino (Executive Chef Donna Floriana Bistrot, Torre del Barone) e la sua brigata, guideranno il pubblico presente in un percorso (che prevede anche l'abbinamento di vini) di tre diverse ricette che avranno tutte come protagonista la boga.
"Un pesce molto interessante dal punto di vista della cucina - sottolinea lo chef Ferreri - ma anche dal punto di vista nutrizionale. Il nostro ruolo è quello di valorizzare le nostre materie prime, spesso bistrattate. Il nostro mare è un tesoro da scoprire".
Sul progetto del Dipartimento Pesca Il settore della pesca nel Mediterraneo ha visto un cambiamento nel paradigma di mercato rispetto al passato. Prima i consumatori adattavano le loro scelte a ciò che la pesca metteva a disposizione. Oggi, invece, è l’offerta a doversi adeguare alla domanda, spingendo i pescatori a concentrarsi sulle specie più richieste. Di conseguenza, negli ultimi 70 anni il numero di specie ittiche consumate è drasticamente diminuito: dalle circa 150 degli anni ’50, siamo passati a sole 40 specie, con il 90% del consumo che si concentra su appena 10 specie.
Questo tipo di pesca ha portato a uno sfruttamento insostenibile delle risorse marine. Ciò ha avuto gravi ripercussioni sull'ambiente e ha influenzato negativamente sia i bilanci delle imprese del settore sia l'intero contesto socioeconomico.
L'obiettivo del progetto è quello di valorizzare le risorse ittiche meno conosciute. Due specie sono risultate promettenti per le loro caratteristiche nutrizionali, organolettiche e merceologiche: la boga, conosciuta in dialetto con il nome di vopa o opa, e il suro (o sugarello).
Il progetto è finanziato nell'ambito del Programma Nazionale del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi, Pesca e Acquacoltura (PN FEAMPA) 2021-2027, attraverso l'attivazione dell'Operazione 15 (Eventi), Azione 4, Obiettivo Specifico (OS) 2.2. Le caratteristiche della Boga La Boga, Boops boops, è un teleosteo appartenente alla famiglia degli Sparidi che vive nell'Oceano Atlantico orientale e in tutto il Mar Mediterraneo, compreso il Mar Nero.
Abita tutti i tipi di fondali marini da 0 a 350 metri. Ha il corpo oblungo fusiforme, Un’unica lunga pinna dorsale, una colorazione giallo-verdastra o talvolta bluastra, uniformemente argentea sui fianchi, più scura sul dorso. Si ritrova spesso in vicinanza della costa, ma più facilmente al largo in piccoli banchi.
La Boga ha comunemente una taglia intorno ai 15-25 centimetri, ma può raggiungere i 35 centimetri di lunghezza e superare i 500 grammi di peso. Si cattura principalmente con reti a strascico o a circuizione, ma anche con reti da posta, sia imbrocco che tremaglio. È un pesce ricchissimo di proteine.
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