“Percorsi dell’anima”: 16 dipinti nella mostra personale della pittrice Liana Taurini Barbato

"La Bambonla gialla", opera 50x70 cm
La personale "Percorsi dell’anima" raccoglie 16 dipinti realizzati dalla pittrice Liana Taurini Barbato tra il 2008 e il 2010, selezionati dall'artista dalle precedenti mostre: “Pensieri visivi” (2008), “Silenzi” (2009), “Le rotte dell’emigrazione” (2016) e “Da Daraya ad Aleppo” (2018).
Il valore di questa rinnovata esposizione va ritrovato nell’intento della pittrice di fare riflettere sui temi della nostra contemporaneità con quel sentimento partecipativo che da sempre il suo uso del colore suggerisce e che oggi ancora di più si fa drammatico nella denuncia della guerra e della sofferenza di vita dissolta dal dolore.
Una mostra voluta per emozionare e coinvolgere, che spiega la scelta di condividere i propri pensieri e la propria espressività dipinti al di fuori dei normali circuiti espositivi, mostrandosi nel quotidiano del FaDiesis, locale che può in questo modo aggiungere alle sue già note eccellenze enogastronomiche e musicali, quelle artistiche, come è il caso dell’evento proposto da Liana Taurini Barbato.
Liana Barbato nata a Benevento, inizia giovanissima la sua attività artistica a Sanremo frequentando la bottega del pittore Roman Bilinski, dal quale apprende la tecnica del disegno dal vero e della pittura ad olio. Il suo primo riconoscimento lo ottiene dalla Casa di Dante di Firenze (medaglia d’oro) per disegni ispirati alla “Vita Nova”, eseguiti con la tecnica giapponese del bastoncino di bambù.
Ha allestito mostre in diverse città italiane. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private ed è stata presentata in occasione di mostre personali, da critici d’arte quali: Renato Civello, Francesco Gallo, Vinny Scorsone, Luigi Tallarico.
Il valore di questa rinnovata esposizione va ritrovato nell’intento della pittrice di fare riflettere sui temi della nostra contemporaneità con quel sentimento partecipativo che da sempre il suo uso del colore suggerisce e che oggi ancora di più si fa drammatico nella denuncia della guerra e della sofferenza di vita dissolta dal dolore.
Una mostra voluta per emozionare e coinvolgere, che spiega la scelta di condividere i propri pensieri e la propria espressività dipinti al di fuori dei normali circuiti espositivi, mostrandosi nel quotidiano del FaDiesis, locale che può in questo modo aggiungere alle sue già note eccellenze enogastronomiche e musicali, quelle artistiche, come è il caso dell’evento proposto da Liana Taurini Barbato.
Liana Barbato nata a Benevento, inizia giovanissima la sua attività artistica a Sanremo frequentando la bottega del pittore Roman Bilinski, dal quale apprende la tecnica del disegno dal vero e della pittura ad olio. Il suo primo riconoscimento lo ottiene dalla Casa di Dante di Firenze (medaglia d’oro) per disegni ispirati alla “Vita Nova”, eseguiti con la tecnica giapponese del bastoncino di bambù.
Ha allestito mostre in diverse città italiane. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private ed è stata presentata in occasione di mostre personali, da critici d’arte quali: Renato Civello, Francesco Gallo, Vinny Scorsone, Luigi Tallarico.
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