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Piccole sculture di Giovanni Matera e oltre cento manufatti sul tema della Natività

Balarm
La redazione

Dettaglio di una statuina di Giovanni Matera

Allestita nella suggestiva Cappella del Marvuglia all’interno del Museo Pitrè, la mostra "Natività al Pitrè", a cura di Eliana Calandra e Maria Reginella, offre al visitatore la possibilità di ammirare oltre cento manufatti sul tema, tratti dalle collezioni del museo e da collezioni private: pitture su vetro, stampe devote, santini, placche d’argento, bambinelli di cera e presepi, tra i quali spicca per caratteri artistici e squisita fattura, quello del Matera.

In queste testimonianze, motivi e forme derivate dall'arte colta convivono in un felice connubio con tecniche e modi di rappresentazione propri dell’arte popolare per celebrare un evento, la nascita di Gesù, che ha ispirato una infinita produzione artistica, con varie espressioni e linguaggi.

A Natale nasce Gesù, nuovo sole, come lo definisce Sant'Ambrogio, con una chiara allusione alla matrice arcaica e pagana della festa, quando a Roma il 25 dicembre si celebrava il dies natalis solis invicti, metafora della forza rigeneratrice della vita, ma anche di salvezza, di rinascita fisica e spirituale insieme.

Nella Natività il dissidio apparentemente insanabile vita-morte, causa e origine delle angosce dell’uomo di tutti i tempi, viene miracolosamente sanato. Proprio questi valori rasserenanti esprimono gli oggetti in mostra, nei quali protagonista assoluta è la Sacra Famiglia. Famiglia che partecipa dell'umano e del divino, ultimo baluardo contro il tempo che corrode.

Anonimi artigiani-artisti l’hanno dipinta su vetro o raffigurata in oggetti d’uso quotidiano. Giovanni Matera, mastro pasturaro trapanese della fine del Seicento, la rappresenta plasticamente nelle sue statuine da presepe: piccole sculture dalla straordinaria forza evocativa e simbolica.
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