Prima personale a Messina per Elisa Zadi: l'artista aretina con "Floralia" alla Foro G
Particolare di un'opera di Elisa Zadi
Venerdì 21 marzo alle 18.00, la Foro G gallery di via Lago grande 43/B a Ganzirri-Messina, ospita l'inaugurazione della mostra "Floralia", prima personale dell'artista aretina Elisa Zadi, vincitrice dell'open call "Mavare".
I Floralia, che diventano per Elisa pretesto per indagare la connessione fra la natura e la donna, erano giochi in onore di Flora, dea romana e italica, protettrice della fioritura, dei cereali, dei vigneti e degli alberi da frutto.
Pretesto perché la visione dell'arte di Elisa e, forse, la sua stessa idea di mondo, appare, sì, panica ma certamente più estatica e contemplativa.
Una risemantizzazione contemporanea dell'idea di bellezza ficiniana o, meglio, botticelliana, filtrata attraverso l'humanitas e individuata nel creato tutto, nella Madre Natura fatta di piante, fiori, animali, corpi femminili e maschili che stimola amore in chi ad essa si approccia in maniera semplice e che stupisce.
Chiaro quindi come risulti avere una base comune con la weltanschauung pagana ma che giunge a un risultato più incantato evidenziato da una palette tenue e luminosissima.
La mostra è visitabile fino al 4 aprile, lunedì e martedì su appuntamento, da mercoledì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 18.30, sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00.
I Floralia, che diventano per Elisa pretesto per indagare la connessione fra la natura e la donna, erano giochi in onore di Flora, dea romana e italica, protettrice della fioritura, dei cereali, dei vigneti e degli alberi da frutto.
Pretesto perché la visione dell'arte di Elisa e, forse, la sua stessa idea di mondo, appare, sì, panica ma certamente più estatica e contemplativa.
Una risemantizzazione contemporanea dell'idea di bellezza ficiniana o, meglio, botticelliana, filtrata attraverso l'humanitas e individuata nel creato tutto, nella Madre Natura fatta di piante, fiori, animali, corpi femminili e maschili che stimola amore in chi ad essa si approccia in maniera semplice e che stupisce.
Chiaro quindi come risulti avere una base comune con la weltanschauung pagana ma che giunge a un risultato più incantato evidenziato da una palette tenue e luminosissima.
La mostra è visitabile fino al 4 aprile, lunedì e martedì su appuntamento, da mercoledì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 18.30, sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00.
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