Quando "La suocera" sospetta del genero: in scena gli attori di Panta Rhei diretti da Pino Semilia
L'associazione Panta Rhei di Pino Semilia
Il mondo del teatro è un universo fatto di persone, emozioni e tanto duro lavoro. Sacrifici che vengono ripagati dall'adrenalina del palcoscenico e dall'applauso del pubblico che apprezza il lavoro dell'attore.
Da questo profondo amore e da questa viscerale passione per il teatro prende vita l'associazione di teatro amatoriale Pantha Rhei, ideata dal suo attuale presidente Pino Semilia che, formatosi alla Scuola dei Salesiani, dagli anni Settanta in poi ha calcato i palcoscenici dei più importanti teatri palermitani.
Panta Rhei è gruppo amatoriale, sì, ma composto da persone che vantano un'esperienza pluriennale in campo teatrale. Esperienza che mette a frutto nella realizzazione di opere accuratamente selezionate con un unico, importante scopo: offrire al pubblico l'autentico spettacolo e diffondere la cultura del teatro nella sua accezione più pura.
Sabato 30 novembre e domenica primo dicembre va in scena al teatro Orione di Palermo l'ultimo lavoro realizzato da Pino Semilia e dalla sua compagnia di attori: "La suocera", una commedia comico-brillante in tre atti scritta da Francesco Macaluso.
Ambientata nel 1937 nell'interland siracusano e "trasferita" per l'occasione in provincia di Palermo nell'adattamento di Pino Semilia, "La suocera" vede al centro il sempiterno (e difficile) rapporto fra suocera e genero.
Un rapporto che non è "idilliaco" neanche tra i protagonisti di questa commedia, specie perché la suocera in questione è morbosamente gelosa del genero: teme che quest'ultimo cada nella rete di una certa "signora anconitana".
Ma la suocera scoprirà che i suoi sospetti sono infondati e i fatti daranno ragione al genero: fra vari intrecci peccaminosi e continui litigi arriva inaspettatamente un'improvvisa notizia...
Ma andiamo al nome dell'associazione, perché proprio "Panta Rhei"? Lo spiega il presidente Pino Semilia che afferma «il nome ci è stato ispirato dal famoso motto del grande filosofo greco Eraclito "panta rhei os pothamos", ossia tutto scorre come un fiume».
E prosegue «per noi questo motto assume un significato diverso: diamoci da fare per far conoscere la bellezza del teatro e non aspettiamo, come un fiume che scorre appunto, che le cose vadano lentamente seguendo il loro andamento».
Da questo profondo amore e da questa viscerale passione per il teatro prende vita l'associazione di teatro amatoriale Pantha Rhei, ideata dal suo attuale presidente Pino Semilia che, formatosi alla Scuola dei Salesiani, dagli anni Settanta in poi ha calcato i palcoscenici dei più importanti teatri palermitani.
Panta Rhei è gruppo amatoriale, sì, ma composto da persone che vantano un'esperienza pluriennale in campo teatrale. Esperienza che mette a frutto nella realizzazione di opere accuratamente selezionate con un unico, importante scopo: offrire al pubblico l'autentico spettacolo e diffondere la cultura del teatro nella sua accezione più pura.
Sabato 30 novembre e domenica primo dicembre va in scena al teatro Orione di Palermo l'ultimo lavoro realizzato da Pino Semilia e dalla sua compagnia di attori: "La suocera", una commedia comico-brillante in tre atti scritta da Francesco Macaluso.
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Diretta da Pino Semilia, la commedia vede in scena gli attori Franca Frangipane, Pietro Pertusati, Sara Semilia, Piero Spatola, Tony Gandolfo, Enrico Sposito, Angelo Piacenti, Mimmo Ginelli, Mariangela Megna, Ilena Saccone, Pino Meli, Giovanna Teresi, Alberto Gandolfo, Michelangelo Semilia, Bartolomeo Vagiodinni, Ignazio Brusca, Giovanni Mazzola, Pietro Riguano e Alice Cascio.Ambientata nel 1937 nell'interland siracusano e "trasferita" per l'occasione in provincia di Palermo nell'adattamento di Pino Semilia, "La suocera" vede al centro il sempiterno (e difficile) rapporto fra suocera e genero.
Un rapporto che non è "idilliaco" neanche tra i protagonisti di questa commedia, specie perché la suocera in questione è morbosamente gelosa del genero: teme che quest'ultimo cada nella rete di una certa "signora anconitana".
Ma la suocera scoprirà che i suoi sospetti sono infondati e i fatti daranno ragione al genero: fra vari intrecci peccaminosi e continui litigi arriva inaspettatamente un'improvvisa notizia...
Ma andiamo al nome dell'associazione, perché proprio "Panta Rhei"? Lo spiega il presidente Pino Semilia che afferma «il nome ci è stato ispirato dal famoso motto del grande filosofo greco Eraclito "panta rhei os pothamos", ossia tutto scorre come un fiume».
E prosegue «per noi questo motto assume un significato diverso: diamoci da fare per far conoscere la bellezza del teatro e non aspettiamo, come un fiume che scorre appunto, che le cose vadano lentamente seguendo il loro andamento».
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