"Quasi guardandosi in uno specchio": lo sguardo di Pitrone sull'universo di Sciascia

Leonardo Sciascia con Ferdinando Scianna alla festa della Madonna del Monte (Racalmuto, 1987) - foto di Angelo Pitrone
L'universo privato di Leonardo Sciascia (1921 - 1989) negli scatti d'autore del fotografo Angelo Pitrone in mostra alla Fam Gallery di Agrigento, dal 15 dicembre 2019 al 12 gennaio 2020 con "Leonardo Sciascia. Quasi guardandosi in uno specchio".
È infatti tornata d'attualità la figura del grande scrittore ed intellettuale, proprio a trent'anni dalla sua scomparsa, in un anniversario non da celebrare ma da ricordare.
In mostra sono venticinque ritratti che il fotografo, allora trentenne, scattò (timidamente e prodigiosamente) allo scrittore di Racalmuto tra il 1985 e il 1989. Un incontro che Pitrone, a distanza di anni, ricorda ancora per quell'atmosfera così semplice e diretta che si riserva a un giovane familiare.
Le foto, per lo più inedite, sono realizzate nella casa di Sciascia alla Noce, nella campagna di Racalmuto, a Grotte e Agrigento.
«Insieme ad una serie di ritratti dichiarati, - spiega Pitrone - in cui Leonardo Sciascia posa nella sua residenza di campagna, ci sono immagini di Leonardo con personaggi e amici, dal fotografo Ferdinando Scianna allo scrittore Manuel Puig, dall'attore Turi Ferro al regista Francesco Rosi, dallo scrittore Matteo Collura all'arciprete di Racalmuto Padre Puma».
«Sono almeno quattro i Leonardo Sciascia che da questi scatti di Angelo Pitrone si affacciano - scrive Ferlita in catalogo -: quello che Sciascia credeva di essere; quello che avrebbe voluto si credesse egli fosse; quello che Pitrone credeva Sciascia fosse e quello di cui il fotografo si serviva per mostrare la sua arte».
La mostra fotografica si correda del catalogo edito da Salvatore Sciascia Editore, con testi di Salvatore Ferlita e del poeta Nino De Vita.
Angelo Pitrone (Agrigento, 1955), già fotografo presso la Soprintendenza ai Beni Culturali della sua città, ha insegnato Storia e Tecnica della Fotografia presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Palermo.
Si occupa di fotografia da oltre trent'anni, interessandosi soprattutto al paesaggio e ai segni dei luoghi. Da sempre collabora col Centro Culturale Pasolini di Agrigento per la cura delle mostre di fotografia.
Ha pubblicato numerosi libri fotografici tra cui: "Viaggio nella Sicilia di Pirandello", "Palermo Bandita", "Pirandello e i luoghi del Caos", "I luoghi del romanzo", "Solarium", "Migranti", "Convivio", "Linea di terra". Ha esposto in diverse città in Italia e all'estero.
È infatti tornata d'attualità la figura del grande scrittore ed intellettuale, proprio a trent'anni dalla sua scomparsa, in un anniversario non da celebrare ma da ricordare.
In mostra sono venticinque ritratti che il fotografo, allora trentenne, scattò (timidamente e prodigiosamente) allo scrittore di Racalmuto tra il 1985 e il 1989. Un incontro che Pitrone, a distanza di anni, ricorda ancora per quell'atmosfera così semplice e diretta che si riserva a un giovane familiare.
Le foto, per lo più inedite, sono realizzate nella casa di Sciascia alla Noce, nella campagna di Racalmuto, a Grotte e Agrigento.
«Insieme ad una serie di ritratti dichiarati, - spiega Pitrone - in cui Leonardo Sciascia posa nella sua residenza di campagna, ci sono immagini di Leonardo con personaggi e amici, dal fotografo Ferdinando Scianna allo scrittore Manuel Puig, dall'attore Turi Ferro al regista Francesco Rosi, dallo scrittore Matteo Collura all'arciprete di Racalmuto Padre Puma».
«Sono almeno quattro i Leonardo Sciascia che da questi scatti di Angelo Pitrone si affacciano - scrive Ferlita in catalogo -: quello che Sciascia credeva di essere; quello che avrebbe voluto si credesse egli fosse; quello che Pitrone credeva Sciascia fosse e quello di cui il fotografo si serviva per mostrare la sua arte».
La mostra fotografica si correda del catalogo edito da Salvatore Sciascia Editore, con testi di Salvatore Ferlita e del poeta Nino De Vita.
Angelo Pitrone (Agrigento, 1955), già fotografo presso la Soprintendenza ai Beni Culturali della sua città, ha insegnato Storia e Tecnica della Fotografia presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Palermo.
Si occupa di fotografia da oltre trent'anni, interessandosi soprattutto al paesaggio e ai segni dei luoghi. Da sempre collabora col Centro Culturale Pasolini di Agrigento per la cura delle mostre di fotografia.
Ha pubblicato numerosi libri fotografici tra cui: "Viaggio nella Sicilia di Pirandello", "Palermo Bandita", "Pirandello e i luoghi del Caos", "I luoghi del romanzo", "Solarium", "Migranti", "Convivio", "Linea di terra". Ha esposto in diverse città in Italia e all'estero.
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