Quella linea nera e marcata che caratterizza le opere di Ambra Pavesi: solo exhibition al Teatro Orione

Particolare di un'opera di Ambra Pavesi visibile alla mostra "Figure e non forme"
Scenografa, ma anche pittrice e scultrice, Ambra Pavesi (Palermo, 1982) ama sperimentare ed utilizzare diverse tecniche. Da qui la versatilità delle sue creazioni, sia in stili che materiali, caratteristica che le permette, oltre a dare pieno sfogo alla sua creatività e perseguire un percorso artistico in continua evoluzione, di soddisfare anche le richieste dei lavori su commissione.
La mostra "Figure e non forme" - che si inaugura giovedì 21 novembre alle ore 17 al Teatro Orione in via Don Orione 5 - vuole essere una prima esposizione in assolo delle sue opere e del suo percorso di ricerca, dopo una lunga serie di partecipazioni a mostre collettive sia nella sua città natale, Palermo, che in altre città italiane.
Nell'aprile 2017, infatti, con la prima partecipazione ad una esposizione organizzata dall'associazione artistico culturale Scruscio, è iniziato il suo percorso artistico, stilistico e concettuale. Da quel momento ha partecipato (quasi senza sosta), ad eventi e collettive, per i quali sviluppa uno stile definito che diviene riconoscibile e distintivo.
La linea di contorno dei soggetti, nera, marcata e irregolare nel suo spessore, è oltrepassata nella piena libertà ed energia di un'azione gestuale delle mani. Il colore acrilico, utilizzato in modo da ottenere un effetto acquerellato, si concretizza in schizzi e colate fluide che seguono l'istinto e l'agire creativo.
Per Ambra Pavesi la pittura è senso di libertà dell'anima, con un linguaggio artistico strettamente e intimamente legato ai moti più profondi e agli stadi psicologici ed emotivi. La realizzazione delle opere, dunque, avviene nella totale intimità, accompagnata da sottofondi musicali di svariato genere; ogni pennellata, ogni schizzo di colore diviene una performance artistica ricca di pathos.
I soggetti femminili sono spesso rappresentazione di corpi ben torniti, che assumono pose di danza, passione che l'artista fa rivivere sulla tela. Un'arte figurativa che non si concentra solo su alcuni soggetti ma spazia nella scelta di ciò che rappresenta, in base al concetto che Pavesi vuole esprimere.
La continua ricerca porta l'artista ad avvicinarsi alla fluid art fino ad accostare il colore tenue dell'acrilico acquerellato al colore acrilico fluidificato che crea tramature sempre nuove, ma più dense ed incisive nelle tonalità cromatiche. Due tecniche che si fondono, entrambe caratterizzate da due componenti: una dettata dall'imprevedibilità e una dalla capacità di gestire il colore e condurlo verso la propria visione dell'opera.
L'arte pittorica di Ambra Pavesi diventa metafora di vita e di scelte che cercano di indirizzare gli eventi nel perseguimento dei propri obiettivi. La mostra, curata da Daniela Martino, rimarrà fruibile fino al 9 dicembre, tutti i giorni dalle ore 16 alle ore 19.
La mostra "Figure e non forme" - che si inaugura giovedì 21 novembre alle ore 17 al Teatro Orione in via Don Orione 5 - vuole essere una prima esposizione in assolo delle sue opere e del suo percorso di ricerca, dopo una lunga serie di partecipazioni a mostre collettive sia nella sua città natale, Palermo, che in altre città italiane.
Nell'aprile 2017, infatti, con la prima partecipazione ad una esposizione organizzata dall'associazione artistico culturale Scruscio, è iniziato il suo percorso artistico, stilistico e concettuale. Da quel momento ha partecipato (quasi senza sosta), ad eventi e collettive, per i quali sviluppa uno stile definito che diviene riconoscibile e distintivo.
La linea di contorno dei soggetti, nera, marcata e irregolare nel suo spessore, è oltrepassata nella piena libertà ed energia di un'azione gestuale delle mani. Il colore acrilico, utilizzato in modo da ottenere un effetto acquerellato, si concretizza in schizzi e colate fluide che seguono l'istinto e l'agire creativo.
Per Ambra Pavesi la pittura è senso di libertà dell'anima, con un linguaggio artistico strettamente e intimamente legato ai moti più profondi e agli stadi psicologici ed emotivi. La realizzazione delle opere, dunque, avviene nella totale intimità, accompagnata da sottofondi musicali di svariato genere; ogni pennellata, ogni schizzo di colore diviene una performance artistica ricca di pathos.
I soggetti femminili sono spesso rappresentazione di corpi ben torniti, che assumono pose di danza, passione che l'artista fa rivivere sulla tela. Un'arte figurativa che non si concentra solo su alcuni soggetti ma spazia nella scelta di ciò che rappresenta, in base al concetto che Pavesi vuole esprimere.
La continua ricerca porta l'artista ad avvicinarsi alla fluid art fino ad accostare il colore tenue dell'acrilico acquerellato al colore acrilico fluidificato che crea tramature sempre nuove, ma più dense ed incisive nelle tonalità cromatiche. Due tecniche che si fondono, entrambe caratterizzate da due componenti: una dettata dall'imprevedibilità e una dalla capacità di gestire il colore e condurlo verso la propria visione dell'opera.
L'arte pittorica di Ambra Pavesi diventa metafora di vita e di scelte che cercano di indirizzare gli eventi nel perseguimento dei propri obiettivi. La mostra, curata da Daniela Martino, rimarrà fruibile fino al 9 dicembre, tutti i giorni dalle ore 16 alle ore 19.
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