"Riflessi Urbani" a Palermo: sguardi sulla città con gli occhi delle nuove generazioni

foto di Francesco Barone
Cosa succede quando diamo a ragazze e ragazzi la possibilità di raccontare la città attraverso i propri occhi?
La risposta è Riflessi Urbani, una mostra fotografica che raccoglie gli scatti realizzati dalle allieve e dagli allievi del corso di fotografia con lo smartphone organizzato da CoopCulture e Arvis Palermo, in collaborazione con PrintAndGo, ospitato negli spazi di Palazzo Bonocore.
La mostra è visitabile dal 14 maggio (inaugurazione ore 18.00) al 2 giugno, dal giovedì al martedì, dalle 9.00 alle 18.00 (ultimo ingresso 17:00) - mercoledì chiusa.
Il percorso formativo ha coinvolto giovani tra i 16 e i 19 anni, con l’obiettivo di educare lo sguardo e stimolare la consapevolezza visiva attraverso uno strumento quotidiano: lo smartphone.
Le lezioni, teoriche e pratiche, hanno affrontato i fondamenti della fotografia – composizione, luce, colore, scelta dell’inquadratura – ma anche il valore narrativo e sociale delle immagini.
Non si è trattato solo di apprendere tecniche, ma di imparare a guardare il mondo con occhi nuovi. I ragazzi e le ragazze sono stati guidati a riflettere su cosa significhi oggi fotografare: raccontare sé stessi, interpretare la realtà, costruire un linguaggio visivo che sia personale ma anche capace di comunicare all’altro.
Durante le uscite fotografiche, anche le condizioni atmosferiche più difficili sono diventate occasioni preziose di sperimentazione: pioggia, riflessi sull’acqua, variazioni di luce sono stati accolti come stimoli per esplorare nuove prospettive e atmosfere.
L'allestimento della mostra adotta la forma espressiva del dittico, scelta per restituire una visione plurale e sfumata della città: uno sguardo giovane che si sdoppia e si completa, in un dialogo visivo capace di mettere in luce contrasti, relazioni e narrazioni parallele.
Ogni coppia di immagini racconta così una storia che non è mai univoca, ma stratificata e aperta all’interpretazione. Il risultato è una mostra autentica, sorprendente, poetica: una galleria di visioni urbane in cui si riflettono le emozioni, i pensieri e le storie delle nuove generazioni.
Un invito ad osservare la città attraverso la sensibilità di chi la vive oggi e la immagina domani.
La risposta è Riflessi Urbani, una mostra fotografica che raccoglie gli scatti realizzati dalle allieve e dagli allievi del corso di fotografia con lo smartphone organizzato da CoopCulture e Arvis Palermo, in collaborazione con PrintAndGo, ospitato negli spazi di Palazzo Bonocore.
La mostra è visitabile dal 14 maggio (inaugurazione ore 18.00) al 2 giugno, dal giovedì al martedì, dalle 9.00 alle 18.00 (ultimo ingresso 17:00) - mercoledì chiusa.
Il percorso formativo ha coinvolto giovani tra i 16 e i 19 anni, con l’obiettivo di educare lo sguardo e stimolare la consapevolezza visiva attraverso uno strumento quotidiano: lo smartphone.
Le lezioni, teoriche e pratiche, hanno affrontato i fondamenti della fotografia – composizione, luce, colore, scelta dell’inquadratura – ma anche il valore narrativo e sociale delle immagini.
Non si è trattato solo di apprendere tecniche, ma di imparare a guardare il mondo con occhi nuovi. I ragazzi e le ragazze sono stati guidati a riflettere su cosa significhi oggi fotografare: raccontare sé stessi, interpretare la realtà, costruire un linguaggio visivo che sia personale ma anche capace di comunicare all’altro.
Durante le uscite fotografiche, anche le condizioni atmosferiche più difficili sono diventate occasioni preziose di sperimentazione: pioggia, riflessi sull’acqua, variazioni di luce sono stati accolti come stimoli per esplorare nuove prospettive e atmosfere.
L'allestimento della mostra adotta la forma espressiva del dittico, scelta per restituire una visione plurale e sfumata della città: uno sguardo giovane che si sdoppia e si completa, in un dialogo visivo capace di mettere in luce contrasti, relazioni e narrazioni parallele.
Ogni coppia di immagini racconta così una storia che non è mai univoca, ma stratificata e aperta all’interpretazione. Il risultato è una mostra autentica, sorprendente, poetica: una galleria di visioni urbane in cui si riflettono le emozioni, i pensieri e le storie delle nuove generazioni.
Un invito ad osservare la città attraverso la sensibilità di chi la vive oggi e la immagina domani.
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