Salvare le "brivature" e la cultura rurale: azione di pulizia e tutela a Raffadali
Le "brivature" sono bevai tipici degli ambienti rurali, di solito caratterizzati da una grossa vasca in pietra utilizzata per il ristoro gli animali o come luoghi di raccolta di acque sorgive.
Questi bevai sono la testimonianza più nobile, e per molti aspetti poetica, della civiltà contadina, come luoghi di sosta per gli animali da soma e per gli stessi braccianti che rientravano dal faticoso lavoro nei campi.
In aperta campagna, poco dopo Raffadali, si trova la "Piliceddi", risalente al 1500, posta nell'angolo di un vallone, a pochi passi da un anfratto, vicino a una vecchia masseria abbandonata.
Domenica 28 settembre, sostenendo la costituzione di un "Comitato per la Salvaguardia della Cultura Rurale", si dà il via a un'iniziativa pubblica che invita cittadini, associazioni, studiosi e volontari a partecipare a una giornata di pulizia e di tutela della "brivatura" dei Piliceddi.
Appuntamento alle 15.30 al Bar Le Cuspidi di Raffadali, portando guanti, attrezzi, sacchi, zappe, rastrelli, e vestiti da lavoro. Chi ne fosse sprovvisto può comunque dare una mano documentando il lavoro con immagini e video.
L'iniziativa è curata da Beniamino Biondi, autore di un recente e fortunato libro sui borghi rurali, e da Francesco Rizzo.
Questi bevai sono la testimonianza più nobile, e per molti aspetti poetica, della civiltà contadina, come luoghi di sosta per gli animali da soma e per gli stessi braccianti che rientravano dal faticoso lavoro nei campi.
In aperta campagna, poco dopo Raffadali, si trova la "Piliceddi", risalente al 1500, posta nell'angolo di un vallone, a pochi passi da un anfratto, vicino a una vecchia masseria abbandonata.
Domenica 28 settembre, sostenendo la costituzione di un "Comitato per la Salvaguardia della Cultura Rurale", si dà il via a un'iniziativa pubblica che invita cittadini, associazioni, studiosi e volontari a partecipare a una giornata di pulizia e di tutela della "brivatura" dei Piliceddi.
Appuntamento alle 15.30 al Bar Le Cuspidi di Raffadali, portando guanti, attrezzi, sacchi, zappe, rastrelli, e vestiti da lavoro. Chi ne fosse sprovvisto può comunque dare una mano documentando il lavoro con immagini e video.
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