San Giuseppe del Transito a Catania: visite alla piccola chiesa che conserva le tracce dell’antica porta
Particolare della chiesa di San Giuseppe al Transito a Catania (foto di Igor Petyx)
Katane – questo uno dei nomi d’origine di Catania, che in greco antico significa “grattugia”, probabilmente per le irregolarità del territorio lavico su cui sorge – fu distrutta più volte da eruzioni, terremoti e invasioni. Quella che vediamo oggi è il risultato dell’ultima splendida ricostruzione del 1693. "Le Vie dei Tesori", quest’anno dal 4 ottobre al 3 novembre, apre oltre quaranta luoghi: anfiteatri, chiese, cupole, palazzi nobiliari: un’occasione unica per scoprire una città dall’inconsueta bellezza.
A due passi da Castello Ursino, si trova la chiesa di San Giuseppe al Transito, piccolo edificio dall’insolita facciata. Sorge dove un tempo svettava uno di torrioni dello stadio romano, poi trasformato nel Medioevo in porta d’accesso alla città, la celebre Porta della Decima, di cui restano tracce sulla fiancata settentrionale dell’edificio.
La storia della chiesa di San Giuseppe al Transito è legata alla confraternita di Santa Maria della Raccomandata, che lì si trasferì dopo il terremoto del 1693. I pezzi unici di questo edificio settecentesco poco conosciuto sono l’insolito portale a timpano rovesciato, il soffitto sfondato dell’orchestra e il curvilineo movimento della facciata, completata da Carmelo Aloisi soltanto nel 1934. La classica semplicità dell’interno svela un sottile disegno architettonico ispirato a misura e armonia.
A Catania sono più di 40 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 15-20 minuti e non è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 6 e il 27 ottobre da Palermo a Catania, al costo di 20 euro.
A due passi da Castello Ursino, si trova la chiesa di San Giuseppe al Transito, piccolo edificio dall’insolita facciata. Sorge dove un tempo svettava uno di torrioni dello stadio romano, poi trasformato nel Medioevo in porta d’accesso alla città, la celebre Porta della Decima, di cui restano tracce sulla fiancata settentrionale dell’edificio.
La storia della chiesa di San Giuseppe al Transito è legata alla confraternita di Santa Maria della Raccomandata, che lì si trasferì dopo il terremoto del 1693. I pezzi unici di questo edificio settecentesco poco conosciuto sono l’insolito portale a timpano rovesciato, il soffitto sfondato dell’orchestra e il curvilineo movimento della facciata, completata da Carmelo Aloisi soltanto nel 1934. La classica semplicità dell’interno svela un sottile disegno architettonico ispirato a misura e armonia.
A Catania sono più di 40 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 15-20 minuti e non è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 6 e il 27 ottobre da Palermo a Catania, al costo di 20 euro.
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