Si apre il sipario al Teatro dell'Opera dei Pupi: paladini e saraceni (senza spade) per un Natale di pace
Mimmo Cuticchio e i suoi Pupi
L'attività di produzione dell'associazione Figli d'Arte Cuticchio è sempre integrata da eventi di conservazione e trasmissione del Teatro dei Pupi attraverso mostre e incontri di studio. Con questo intento nasce "Paladini e saraceni insieme per un Natale di pace", fruibile dal 7 al 30 dicembre.
A livello simbolico si tratta di un'operazione culturale che ricalca la volontà dell'associazione di preservare e rendere fruibile una tradizione vivente riconosciuta dall’Unesco come patrimonio immateriale dell'Umanità.
Ma l'esposizione si pone anche l'obiettivo di sensibilizzare il visitatore, soprattutto in questo momento storico, nel prendere posizione contro la violazione dei diritti umani e contro l'orrore di tutte le guerre, con un messaggio di pace e di condivisione. I pupi, infatti per l'occasione, saranno esposti senza le loro spade in nome di unione e armonia.
Mimmo Cuticchio è un oprante erede di opranti alla quinta generazione. Quando nel 1973, invece di abbandonare le scene come facevano tutti i figli d'arte, ha scelto di rilanciare l'Opera, si è aperta per lui un'avventura del tutto sconosciuta.
Una realtà nuova nel suo teatro di via Bara dell'Olivella a Palermo, che è stata capace di riproporsi non più soltanto nelle contrade siciliane, come facevano gli opranti girovaghi di un tempo, ma nei teatri di tutto il mondo, interpretando il vecchio e il nuovo e anche miscelando, in nuove idee da palcoscenico, attori uomini e attori pupi.
A livello simbolico si tratta di un'operazione culturale che ricalca la volontà dell'associazione di preservare e rendere fruibile una tradizione vivente riconosciuta dall’Unesco come patrimonio immateriale dell'Umanità.
Ma l'esposizione si pone anche l'obiettivo di sensibilizzare il visitatore, soprattutto in questo momento storico, nel prendere posizione contro la violazione dei diritti umani e contro l'orrore di tutte le guerre, con un messaggio di pace e di condivisione. I pupi, infatti per l'occasione, saranno esposti senza le loro spade in nome di unione e armonia.
Mimmo Cuticchio è un oprante erede di opranti alla quinta generazione. Quando nel 1973, invece di abbandonare le scene come facevano tutti i figli d'arte, ha scelto di rilanciare l'Opera, si è aperta per lui un'avventura del tutto sconosciuta.
Una realtà nuova nel suo teatro di via Bara dell'Olivella a Palermo, che è stata capace di riproporsi non più soltanto nelle contrade siciliane, come facevano gli opranti girovaghi di un tempo, ma nei teatri di tutto il mondo, interpretando il vecchio e il nuovo e anche miscelando, in nuove idee da palcoscenico, attori uomini e attori pupi.
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