"Sicani e sicelioti, l'isola prima dei Greci": visita al Museo Archeologico di Caltanissetta
Museo Archeologico Regionale di Caltanissetta
Anche quest'anno Caltanissetta aderisce alla manifestazione "Le Vie dei Tesori", aprendo le porte al suo cuore più autentico, sempre con il valido aiuto del Comune e in collaborazione con le istituzioni del territorio.
Ogni venerdì, sabato e domenica, dal 14 al 30 settembre, saranno 15 i luoghi da visitare, tra cripte, chieste, fortini, castelli, siti archeologici e palazzi nobiliari.
La nuova sede del Museo archeologico regionale, progettata dall’architetto Franco Minissi, è stata inaugurata nel 2006. Le collezioni offrono un quadro completo sulla cultura materiale delle popolazioni indigene sicane che vivevano in questa parte di territorio prima e dopo la fondazione della colonia greca di Gela sulla costa (689/688 avanti Cristo).
Si segnalano reperti bronzei, ma soprattutto ceramici del VII-IV secolo avanti Cristo, provenienti dalle aree archeologiche dell’entroterra siciliano, in particolare Gibil Gabib e Sabucina, oltre che dalle zone archeologiche di Vassallaggi e di Dessueri. Il pezzo più noto è un modellino fittile di tempietto rivenuto a Sabucina (inizi V secolo avanti Cristo) che permette di osservare in dettaglio tutte le caratteristiche di una struttura di culto indigena.
La visita ha una durata di 45 minuti ed è accessibile ai disabili.
Ogni venerdì, sabato e domenica, dal 14 al 30 settembre, saranno 15 i luoghi da visitare, tra cripte, chieste, fortini, castelli, siti archeologici e palazzi nobiliari.
La nuova sede del Museo archeologico regionale, progettata dall’architetto Franco Minissi, è stata inaugurata nel 2006. Le collezioni offrono un quadro completo sulla cultura materiale delle popolazioni indigene sicane che vivevano in questa parte di territorio prima e dopo la fondazione della colonia greca di Gela sulla costa (689/688 avanti Cristo).
Si segnalano reperti bronzei, ma soprattutto ceramici del VII-IV secolo avanti Cristo, provenienti dalle aree archeologiche dell’entroterra siciliano, in particolare Gibil Gabib e Sabucina, oltre che dalle zone archeologiche di Vassallaggi e di Dessueri. Il pezzo più noto è un modellino fittile di tempietto rivenuto a Sabucina (inizi V secolo avanti Cristo) che permette di osservare in dettaglio tutte le caratteristiche di una struttura di culto indigena.
La visita ha una durata di 45 minuti ed è accessibile ai disabili.
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