Astrazione e suggestione: "Fratto_X" va in scena al Teatro Biondo
Due persone discutono sull’esistenza. Una delle due, quando l’altra parla, ha tempo per pensare: sospetta il tranello ma non ne ha la certezza. Al Teatro Biondo di Palermo, dal 22 marzo, va in scena "Fratto_X", fra illogicità e riflessione.
In "Fratto_X" la manipolazione sembra essere alla base di un corretto stile di vita. Sulla scena, Antonio Rezza e Flavia Mastrella non puntano il dito contro la follia del mondo ma scelgono di abitarla, di portarla ai limiti del nonsense e di renderla persino comica.
Eppure, fra una risata e l'altra, c'è spazio per una riflessione profonda, a tratti persino dolorosa: quel tipo di riflessione che scuote lo spettatore dalle sue certezze, lo fa ridere di se stesso, annegandolo in un continuo alternarsi di domande.
Sul palco si succedono suggestioni fotografiche, le immagini raccontano la strada che corre e l’impossibilità di agire dei personaggi. È l’uomo al centro della grande X sul palcoscenico, all’incrocio della sua vita e delle scelte, delle strade che si possono percorrere o che gli si avviluppano intorno.
A quest’incrocio è facile smarrire la strada, perdersi di vista. La manipolazione è alla base di un corretto stile di vita, ci toglie la voce e non rimane che una bocca che si muove per sentito dire. Siamo tutti sotto il “Fratto_X”, che in matematica semplifica all’infinito fino all’annullamento che uccide l’identità.
Giorni e orari: lo spettacolo va in scena venerdì 24, sabato 25 e martedì 28 marzo alle 21 e giovedì 23 e domenica 26 marzo alle 17.30.
In "Fratto_X" la manipolazione sembra essere alla base di un corretto stile di vita. Sulla scena, Antonio Rezza e Flavia Mastrella non puntano il dito contro la follia del mondo ma scelgono di abitarla, di portarla ai limiti del nonsense e di renderla persino comica.
Eppure, fra una risata e l'altra, c'è spazio per una riflessione profonda, a tratti persino dolorosa: quel tipo di riflessione che scuote lo spettatore dalle sue certezze, lo fa ridere di se stesso, annegandolo in un continuo alternarsi di domande.
Sul palco si succedono suggestioni fotografiche, le immagini raccontano la strada che corre e l’impossibilità di agire dei personaggi. È l’uomo al centro della grande X sul palcoscenico, all’incrocio della sua vita e delle scelte, delle strade che si possono percorrere o che gli si avviluppano intorno.
A quest’incrocio è facile smarrire la strada, perdersi di vista. La manipolazione è alla base di un corretto stile di vita, ci toglie la voce e non rimane che una bocca che si muove per sentito dire. Siamo tutti sotto il “Fratto_X”, che in matematica semplifica all’infinito fino all’annullamento che uccide l’identità.
Giorni e orari: lo spettacolo va in scena venerdì 24, sabato 25 e martedì 28 marzo alle 21 e giovedì 23 e domenica 26 marzo alle 17.30.
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