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Belìce - oratorio per Ludovico Corrao

  • Teatro Biondo - Palermo
  • - Palermo
  • 15 gennaio 2013 (evento concluso)
  • 21:00
  • 12 euro
  • Informazioni allo 091.7434301

Gabriello Montemagno è autore e regista di "Belìce. Oratorio per Ludovico Corrao", una produzione del Teatro Biondo Stabile di Palermo che debutta nella Sala Strehler. Interpretato dallo stesso Montemagno e da Gulzar Hussain, Jennifer Din Chin, Djack Traore, Nina Kanga, Esther Abea Yeboa e Adama Keita, lo spettacolo è un omaggio a Ludovico Corrao, siciliano immaginifico e combattente, armato di grandi sogni, ad un anno e mezzo dalla sua tragica scomparsa.

Il racconto della vita e dell’impegno civile di Corrao parte dal terremoto del Belìce e si conclude con la rifondazione di Gibellina nel segno dell’arte e della rinascita culturale. Il testo di Montemagno, arricchito con le parole dello stesso Corrao tratte da "Il sogno mediterraneo", libro-intervista di Baldo Carollo, (ernestodilorenzo editore, Alcamo 2010), traccia il percorso umano, culturale e sociale di una comunità e del suo eroe civile.

Un eloquio, quello di Corrao, carico di un fascino rapinoso, che si dispiega, per esempio, nell’inno alla palma, un essere vegetale che diviene simbolo divino ed elemento di progresso. La palma, per Corrao, rappresenta allo stesso tempo «una stazione di sosta, un topos dell’anima, un punto di approdo ed anche un punto di partenza del cammino degli uomini. È un locus amenus del nomade, cioè della condizione umana, della vita degli uomini verso la loro civiltà».

Tema portante della rappresentazione non è soltanto l’affascinante senso della storia siciliana raccontata da Corrao, ma anche, e sopra ogni cosa, il suo “sogno mediterraneo” di pace e di integrazione fra i popoli di tutte le razze. La Sicilia vista come isola senza frontiere e la sua cultura come «un’identità di identità plurali». Da qui la decisione di Montemagno di affidare il coro ad una comunità di immigrati, che diventano partecipi del vagheggiato progetto multiculturale di Corrao.

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