Fatti storici, temi forti, ironia e leggerezza: "Acqua di Colonia" al Teatro Biondo
Elvira Frosini e Daniele Timpano, attori e registi
Il colonialismo italiano è una storia iniziata già nell’Ottocento e protrattasi per oltre sessant'anni ma che, nell’immaginario comune, si riduce ai soli cinque anni dell’impero fascista: a raccontarlo è lo spettacolo in programma fino al 25 gennaio al Teatro Biondo di Palermo.
Con "Acqua di Colonia", prodotto da Accademia degli Artefatti / Kataklisma Teatro, la coppia formata da Elvira Frosini e Daniele Timpano si confronta, con la leggerezza e l’ironia di sempre, con quello che è un rimosso importante della storia e dell’identità italiana.
Una serie di eventi assopiti che, nonostante tutto, plasmano ancora oggi il nostro immaginario insinuandosi in frasi fatte, luoghi comuni, canzoni, letteratura, perfino fumetti e cartoni animati.
Nell'immaginario collettivo Somalia, Libia, Eritrea ed Etiopia, le nostre ex colonie, sono solo un insieme di oasi, tutte uguali, sparse in un unico grande deserto.
Come possiamo rapportarci con gli estranei che bussano alle porte dell’Europa se sappiamo così poco di loro? Frosini-Timpano sciorinano sul palco fatti storici, documenti e mitologie contemporanee frantumando l’utopia (già in polvere) della società post-razziale.
Giorni e orari: lo spettacolo va in scena martedì 23 gennaio alle ore 17.30 e mercoledì 24 e giovedì 25 gennaio alle ore 21.00
Con "Acqua di Colonia", prodotto da Accademia degli Artefatti / Kataklisma Teatro, la coppia formata da Elvira Frosini e Daniele Timpano si confronta, con la leggerezza e l’ironia di sempre, con quello che è un rimosso importante della storia e dell’identità italiana.
Una serie di eventi assopiti che, nonostante tutto, plasmano ancora oggi il nostro immaginario insinuandosi in frasi fatte, luoghi comuni, canzoni, letteratura, perfino fumetti e cartoni animati.
Nell'immaginario collettivo Somalia, Libia, Eritrea ed Etiopia, le nostre ex colonie, sono solo un insieme di oasi, tutte uguali, sparse in un unico grande deserto.
Come possiamo rapportarci con gli estranei che bussano alle porte dell’Europa se sappiamo così poco di loro? Frosini-Timpano sciorinano sul palco fatti storici, documenti e mitologie contemporanee frantumando l’utopia (già in polvere) della società post-razziale.
Giorni e orari: lo spettacolo va in scena martedì 23 gennaio alle ore 17.30 e mercoledì 24 e giovedì 25 gennaio alle ore 21.00
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