I "Corpi dalla città di K": prima nazionale al Montevergini

I "Corpi dalla città di K" con Valentina Capone e con le danzatrici Carlotta Bruni, Rosa Merlino, Luna Marongiu apre, in prima nazionanale, la quarta edizione di "Una Danza in Sicilia".

La nuova creazione di Aurelio Gatti, che ne cura la regia, drammaturgia e coreografia, è ispirata all'opera “Trilogia della città di k” della scrittrice ungherese Agota Kristof e affronta il tema della “menzogna” come status che inquina ogni emozione, rapporto, ambito ed inevitabilmente ogni prospettiva. La menzogna come trasfigurazione di ogni verità e di ogni tempo.

La parola come un viaggio lungo e doloroso attraverso il vuoto e la solitudine, il corpo per significare il senso di abbandono e delle identità violentate, la musica per perimetrare infinite domande a cui non c’è risposta. Le musiche sono di Antonio Vivaldi (Violin Concerto in E minore), la scena e i costumi di Capannone Molier, la produzione è di MDA Produzioni Danza con il sostegno del MIBAC.

«Non c'è stata alcuna infatuazione o suggestione nel progettare “Corpi dalla città di K” - scrive Aurelio Gatti nelle note di regia -, tutto è precipitato come urgenza per  affrontare e “tirare fuori” il male assurdo contemporaneo: la “menzogna” che distingue e caratterizza la nostra epoca, che inquina ogni emozione, rapporto, ambito ed inevitabilmente ogni prospettiva».

Nonostante la crisi del settore artistico, fugando incertezze, perplessità, guai e stanchezze, mancanza di fondi e sostegni istituzionali, si è comunque voluto dar vita al progetto di rete per la danza e i nuovi linguaggi, promossa come di consueto da Teatri di Pietra, Palermo Teatro Festival, Scenario Pubblico di Catania con l’apporto di CapuAntica Festival, Danza Lazio ed Estreusa Arte.