"Inverno": in scena al Libero lo spettacolo al di là delle differenze di genere

Una ragazza in stato confusionale che, in un parco, si avvicina a un uomo seduto su una panchina e inizia insieme a lui una conversazione: è "Inverno", testo appassionante e coinvolgente di Jon Fosse, che approda all’interno della stagione del Teatro Libero.
La regia dello spettacolo, prodotto da Florian Metateatro, è di Vincenzo Manna. È una gelida giornata invernale e l’uomo, resosi conto dello stato emotivo della ragazza, le offre il suo aiuto, portandola nella sua calda camera d’albergo.
Un incontro impossibile che si snoda tra gesti minimi e frasi farfugliate e che sembra non essere destinato a rompere il ghiaccio, l’incomunicabilità che separa un borghese, spesso lontano dalla famiglia per lavoro e una giovane prostituta senza un futuro.
Ne nasce una storia d’amore in cui i personaggi sono continuamente in dissidio e si rifugiano nella sfera amorosa per cercare di vincere la solitudine che attanaglia anima e mente.
Nella versione proposta al Libero, il testo di Jon Fosse è ricucito addosso a una coppia di donne, a dimostrazione del fatto che temi come solitudine, alienazione, empatia, passione e speranza vanno al di là della differenza di genere.
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