"Malanova": una storia d'onore, violenza e indifferenza al Teatro Libero

L'attore Ture Magro
Cosa è una malanova? È una cattiva notizia. Qualcosa che avresti voluto non sapere. Chi è Malanova? Una ragazzina, la cui storia viene raccontata al Teatro Libero di Palermo venerdì 8 e sabato 9 dicembre alle ore 21.15.
Prodotto da Sciara Progetti Teatro (Piacenza) lo spettacolo di Ture Magro e Flavia Gallo vede in scena lo stesso Ture Magro, che interpreta un giovane uomo, Salvatore, alla cui memoria sono affidate le vicende di Malanova.
Salvatore ricorda di averle voluto bene, di averla desiderata e di averla ritrovata dentro a una storia di violenza squallida e sconvolgente. Salvatore attraversa a piedi piazze e vicoli stretti, ascolta le donne parlare di matrimoni, battesimi e funerali, partecipa alle feste ed ai riti di sempre, e si interroga sulle cose viste e sentite, sul rispetto, sull’onore.
Salvatore racconta quello che è successo prima e dopo, vi porterà nel suo mondo per mostravi come si costruisce nelle parole, nei comportamenti condivisi, nei silenzi la sofferenza di un altro di cui noi non siamo gli esecutori materiali ma siamo gli autori occulti, i mandanti inconsapevoli.
Salvatore vi farà partecipi di quel sopruso più sottile, subdolo, sotterraneo che passa per i gesti di tutti, che si muove attraverso una parola che mal nutre una mentalità incarnata, quasi impossibile da scorporare.
Prodotto da Sciara Progetti Teatro (Piacenza) lo spettacolo di Ture Magro e Flavia Gallo vede in scena lo stesso Ture Magro, che interpreta un giovane uomo, Salvatore, alla cui memoria sono affidate le vicende di Malanova.
Salvatore ricorda di averle voluto bene, di averla desiderata e di averla ritrovata dentro a una storia di violenza squallida e sconvolgente. Salvatore attraversa a piedi piazze e vicoli stretti, ascolta le donne parlare di matrimoni, battesimi e funerali, partecipa alle feste ed ai riti di sempre, e si interroga sulle cose viste e sentite, sul rispetto, sull’onore.
Salvatore racconta quello che è successo prima e dopo, vi porterà nel suo mondo per mostravi come si costruisce nelle parole, nei comportamenti condivisi, nei silenzi la sofferenza di un altro di cui noi non siamo gli esecutori materiali ma siamo gli autori occulti, i mandanti inconsapevoli.
Salvatore vi farà partecipi di quel sopruso più sottile, subdolo, sotterraneo che passa per i gesti di tutti, che si muove attraverso una parola che mal nutre una mentalità incarnata, quasi impossibile da scorporare.
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