Raul Cremona in "Prestigi"
Raul parla veloce, velocissimo, ma nessuno si fa sfuggire neppure una battuta. Racconta la storia di suo nonno, anche lui prestigiatore, e della sua famiglia. Propone giochi di prestigio e magia – alcuni riusciti, altri volutamente toppati – utilizzando tutto quanto un buon mago debba avere nel proprio repertorio: carte, scatole e barattoli, orologi, banconote, bicchieri d’acqua.
E se qualcosa manca, lo chiede direttamente al pubblico, che partecipa di getto, anche quando Raul tenta di ipnotizzarlo. Non solo. Canta, balla, suona, comico a tutto tondo, bravissimo nell’entrare e uscire da personaggi più o meno goffi e impacciati: dal mago Oronzo a Sim Sala Min.
Racconta persino cosa si cela dietro alle parole “ciarlatano” e “prestigiatore”, in un’incursione storico-folcloristica molto apprezzata
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