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"Sogno di una notte di mezza estate" al Teatro Brancaccio

  • Teatro Brancaccio - Palermo
  • - Palermo
  • Dal 7 al 8 novembre 2014 (evento concluso)
  • 21:30
  • 7 euro
  • Informazioni e prenotazioni al numero 331.8487559

Il Teatro Brancaccio di Palermo vi presenta un'opera immortale di William Shakespeare: "Sogno d'una notte di mezza estate" con un allestimento registico moderno che mantiene inalterata la trama originale.

La commedia presenta tre storie intrecciate e, collegate tra loro dalla celebrazione del matrimonio tra Teseo, duca di Atene, e Ippolita, regina delle Amazzoni, alle traversie d'amore di 4 giovani, ad una buffa rappresentazione teatrale. Due giovani ateniesi, Lisandro e Demetrio, sono entrambi innamorati della stessa donna, Ermia; quest'ultima ama Lisandro, mentre la sua amica Elena è innamorata di Demetrio.

Ma il padre di Ermia, Egeo, impone alla figlia di sposare Demetrio. Allora lei fugge con Lisandro nei boschi, seguita da Elena e Demetrio, ma i quattro si perdono nel buio e nelle loro schermaglie amorose. Nel frattempo, Oberon, re degli elfi, e la moglie Titania regina delle fate, giungono nel medesimo bosco per partecipare alle nozze imminenti. Oberon vuole il servo indiano di Titania per farne suo paggio, ma Titania è contraria, perciò egli le spreme sugli occhi il succo del fiore vermiglio di Cupido, che fa innamorare della prima persona che si incontra al risveglio, per poi farsi cedere il servo indiano a cui lei, di conseguenza, non sarà più interessata.

Nello stesso tempo, una combriccola di artigiani (Bottom, Flauto e Cotogna) che, per festeggiare il matrimonio, vuole mettere in scena una rappresentazione popolare sul tema di Piramo e Tisbe, si riunisce nella foresta per le prove dello spettacolo. Oberon ingaggia Puck, affinché lo aiuti nel suo intento. Inoltre, dopo aver visto Demetrio ed Elena sperduti nel bosco, ordina a Puck di spremere il succo magico sugli occhi di Demetrio per farlo innamorare di Elena, ma per errore Puck spreme il succo sugli occhi di Lisandro che al risveglio vede Elena e se ne innamora perdutamente, con grande disappunto di Ermia. Ma Puck ha anche il tempo di fare uno scherzo a Bottom, trasformando la sua testa in quella di un asino. Sarà proprio Bottom la prima persona di cui si innamorerà Titania al suo risveglio.

A questo punto Titania incontra Oberon, che, realizzato il suo scopo, accetta di scioglierla dall'incantesimo. Puck quindi risistema le cose, compresa la testa del povero Bottom. Oberon, inoltre, accortosi dell'errore di Puck, mette del succo sugli occhi di Demetrio. Così ora sia Lisandro che Demetrio corrono dietro Elena, accapigliandosi tra loro. Alla fine Oberon ordina a Puck di risistemare tutto tra gli innamorati. Puck, allora, fa scendere una nebbia fatata sul bosco tale che i quattro ragazzi si addormentano. Quindi utilizza il succo del fiore magico affinché Lisandro ami di nuovo Ermia.

Così ora tutto è a posto: Oberon e Titania sono riconciliati, e i quattro giovani sono due coppie. Questi risvegliandosi vanno da Teseo per comunicargli il loro amore. Le nozze di Teseo e Ippolita si approssimano mettendo in agitazione tutta Atene compresi gli artigiani che stavano provando la commedia nel bosco, i quali però sono senza il personaggio principale della loro commedia: Piramo, che doveva essere interpretato da Bottom, che loro avevano abbandonato nel bosco con la testa d'asino: il morale è a terra. Fortunatamente il Bottom entra in scena proprio in questo momento di sconforto di ritorno dal bosco, ed incita i compagni a prepararsi per lo spettacolo.

Al palazzo, Teseo, nonostante gli avvertimenti del cerimoniere, sceglie proprio il loro spettacolo (Piramo e Tisbe), in quanto sostiene che un qualcosa offerto con così buona volontà non possa essere rifiutato. A questo punto parte lo spettacolo nello spettacolo: gli artigiani mettono in scena una goffa versione della tragedia, rendendo la cosa comica ("sento il volto della mia Tisbe..." "vedo il suono della tua voce.."), nella quale è compreso anche un personaggio nel ruolo del leone, uno nel chiaro di luna, un altro nella parte di un muro (Cotogna) ed un altro ancora nella parte femminile di Tisbe (Flauto).

L'opera si conclude con Puck che entra in scena e dice che se lo spettacolo non è piaciuto al pubblico, questo può far finta di aver dormito, e può quindi considerare lo spettacolo come un prodotto dei sogni, e che se lo lasceranno fare, Puck farà ammenda e tornerà presto.

Con Salvatore Vullo (Teseo, Oberon), Leandra Garito (Ippolita, Titania), Pietro Calandrino (Egeo, Bottom), Rosaria Sfragara (Ermia), Antonino Saccone (Demetrio), Francesco Panzarella (Lisandro), Valentina Todaro (Elena), Antonella La Licata (Cotogna, Fior di Pisello), Damiano Bonanno (Flauto, Mastrosenape), Giuseppe (Spiritello Ragnatela), Diandra Selvaggio (Puck). Regia di Carlo D'Aubert, ass. alla Regia Cinzia Randazzo, scenografie a cura di Giuseppe Randazzo.

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