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"Tre sull´altalena": l´essenzialità dell´esistenza al Biondo

  • "Quello che non ti aspetti", Teatro Biondo Stagione 2014/2015
  • Teatro Biondo - Palermo
  • - Palermo
  • 25 gennaio 2015 (evento concluso)
  • 21:00
  • 14 euro (posto unico) 12 euro (ridotto)
  • Lo spettacolo si terrà nella Sala Strehler. I biglietti sono acquistabili presso il botteghino del teatro aperto da martedì a sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 e la domenica dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19. Per maggiori informazioni è possibile visualizzare il sito web del Teatro Biondo chiamare il numero 091.7434341.

Balarm
La redazione

Appuntamento con una delle produzioni della nuova Stagione del Teatro Biondo: tre uomini si ritrovano in una stanza: il primo, un piccolo proprietario d’industria, aspetta una donna nella camera di una pensione; il secondo, un militare, crede di trovarsi in un ufficio informatico; il terzo, uno scrittore, vorrebbe recuperare le stampe del suo libro, pensando di essere nell’ufficio della casa editrice. Questo è solo l'inizio di una storia misteriosa: "Tre sull'altalena" di Luigi Lunari, per la regia di Alfio Scuderi.

I tre uomini – giunti da altrettante porte differenti – non si conoscono. Il mistero si infittisce quando sembra che i tre non possano uscire se non dalla porta da cui sono entrati. Obbligati a passare una notte in quella stanza a causa dell’allarme antismog che gli impedisce di lasciare il locale, cominceranno a interrogarsi su quanto sta accadendo e a dare delle risposte all’enigma che li coinvolge.

"Tre sull’altalena" è un successo internazionale di Luigi Lunari, tradotto in ventiquattro lingue e rappresentato in tutto il mondo grazie all'interpretazione degli attori Vincenzo Ferrera, Massimiliano Geraci e Fabrizio Romano

«Negli ultimi anni – spiega il regista Alfio Scuderi – il teatro contemporaneo ci ha portato spesso (con successo) verso un’assenza di dialoghi, di parole, di racconto e invece oggi penso che mettere in scena una commedia ben scritta, con dialoghi efficaci, che racconti una storia intrigante e particolare, possa avvicinare un pubblico (apparentemente) meno interessato al teatro. Il mio lavoro sul testo di Lunari, che ancora oggi, dopo 25 anni dal suo primo debutto, considero molto moderno e attuale, parte dall’assunto “chi ci impedisce di dire cose serie ridendo?”».

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