Un angioletto vestito di giallo
La compagnia di Franco Scaldati presenta il terzo e conclusivo capitolo del laboratorio triennale realizzato per il Teatro Biondo. Scaldati ha lavorato, insieme ai suoi attori su un nuovo ed inedito testo, un work in progress che ha come protagonisti diversi personaggi (Emanuele, Lella, Armando, Vanessa, Giorgio, Onofrio, Yelena, Calogero e il Vecchio), che vivono abusivamente in una palazzina abbandonata e fatiscente, un luogo dell’anima o del sogno, modellato sui notturni di Chopin.
C’è chi, in questo spazio metafisico e allo stesso tempo concreto, si rifugia nei suoi libri, nei fumetti e nella musica. Chi invece muore, per poi, miracolosamente resuscitare, grazie agli strani poteri di una donna, la cui forza supera tutte le brutture e le violenze del mondo.
Circondati dal nulla, in un microcosmo dove l’unica cosa che rimane è l’innocenza, proiettati verso un futuro dove non si intravede nulla, questi personaggi, si lasciano attraversare serenamente dal fiume della vita. Il teatro di Scaldati vive sospeso nello spazio intermedio tra realtà e immaginazione, concretizzandosi nelle immagini poetiche che la sua lingua – un dialetto reinventato dal poeta – riesce a plasmare.
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