Spiritualità, riti e visioni oniriche: 50 opere di quattordici artisti spagnoli per "Le forme dell'anima"

Opera di Mapi Rivera
L’ex chiesa di Sant’Eulalia dei Catalani ospita, dal 25 ottobre all'11 gennaio, cinquanta opere di quattordici artisti spagnoli: Chechu Álava, María Bueno, Soledad Córdoba, Antonio F. Elvira, Santiago Lara, Mireya Martín Larumbe, Vicky Méndiz, Mapi Rivera, José Luis Serzo, Paula Noya, Yolanda Tabanera, SUSO33, Marina Vargas e Juan Zamora.
Filo conduttore di questa mostra dal grande impatto visivo, è la spiritualità e i diversi modi di comprendere e rappresentare l’anima. Il processo creativo nasce dalla lettura dei testi della scrittrice Santa Teresa de Ávila e dalle conversazioni tra la curatrice Susana Blas e gli artisti.
La mostra è divisa in tre aree dai confini porosi in cui convivono spiritualità quotidiana, riti di iniziazione e visioni oniriche, cercando di generare nel visitatore un’esperienza emotiva che si contrappone a risposte intellettualizzate.
Filo conduttore di questa mostra dal grande impatto visivo, è la spiritualità e i diversi modi di comprendere e rappresentare l’anima. Il processo creativo nasce dalla lettura dei testi della scrittrice Santa Teresa de Ávila e dalle conversazioni tra la curatrice Susana Blas e gli artisti.
La mostra è divisa in tre aree dai confini porosi in cui convivono spiritualità quotidiana, riti di iniziazione e visioni oniriche, cercando di generare nel visitatore un’esperienza emotiva che si contrappone a risposte intellettualizzate.
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